Non solo kolossal, a Venezia anche la sezione "low cost"

Alla Biennale College Cinema, quattro lungometraggi realizzati con budget ridotto, da vedere in streaming

Non solo kolossal, a Venezia anche la sezione "low cost"
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Nella grande offerta cinematografica che ogni anno la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia propone durante le sue edizioni la prossima, la 81a, dal 28 agosto al 7 settembre si rischia di perdere qualche pezzo importante. Come la dodicesima edizione di Biennale College Cinema, esattamente quanti gli anni al comando della Mostra del direttore Alberto Barbera, il più longevo della storia. Un'iniziativa unica in campo mondiale che consente la realizzazione di quattro lungometraggi con un budget di soli 200mila euro e in pochi mesi perché, dai dodici progetti annunciati lo scorso anno, si è passati a gennaio scorso ai quattro finali che ora verranno proiettati al festival ma anche disponibili in streaming su MyMovies.it nella Sala Web di Venezia. Si tratta dell'italiano Il mio compleanno (foto) di Christian Filippi, prodotto da Leonardo Baraldi, con Zackari Delmas, Silvia D'Amico, Giulia Galassi, Simone Liberati, Federico Pacifici, Nicolò Medori, Carlo De Ruggieri; dell'ucraino Medovyi misiats (Honeymoon) di Zhanna Ozirna, prodotto da Dmytro Sukhanov con Ira Nirsha, Roman Lutskyi; dell'ungherese Januar 2 (January 2) di Zsofia Szilagyi, prodotto da Dóra Csernátony e Lili Horvát con Csenge Jóvári e Zsuzsanna Konrád e del ghanese The fisherman di Zoey Martinson, prodotto da Kofi Owusu Afriyie e Korea Jackson con Ricky Adelayitar, Endurance Dedzo, William Lamptey, Kiki Romi, Dulo Harris.

Tre registe e un solo regista, l'italiano Christian Filippi che, ne Il mio compleanno, racconta di un giovane sull'orlo dei suoi 18 anni che vive in una casa famiglia e si destreggia su un filo sottile e precario. Da qualche parte sta sua madre, con gravi disturbi della personalità, che è presente nei suoi pensieri e che lui desidera rivedere ad ogni costo.

Anche in Honeymoon ci troviamo di fronte a questioni esistenziali che però, trattandosi dell'Ucraina in guerra, si fanno incalzanti in un contesto di pericolo mortale: esiste ancora la possibilità di un futuro migliore? January 2 racconta invece una storia di separazione vista da una prospettiva unica mentre, più leggero, ecco The fisherman, una commedia fantasy che scalda il cuore, con un moderno pesce parlante al suo centro.

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