Giallo su quattro calciatori nordcoreani. Kim Myong, Kim Kyonh II, Na Chol and Pak Sung Hyok, ovvero un portiere, due centrocampisti e un attaccante, sarebbero scomparsi prima della partita inaugurale contro il Brasile. La Corea del Nord si è infatti presentata all'esordio soltanto con 19 giocatori; la federazione, peraltro, non ha fatto nulla per dipanare il mistero, avendo scelto finora la via del silenzio. Silenzio che potrebbe essere interrotto in giornata, visto che è in programma una conferenza stampa della Corea del Nord. Qualcuno, tra gli addetti ai lavori, crede che i giocatori possano essere fuggiti per chiedere asilo politico.
Un giallo che, però, la Fifa ha prontamente smentito. I quattro calciatori «sono invece a disposizione della squadra», riferisce Gordon Watson, responsabile delle relazioni con
la stampa internazionale della Fifa. «Le voci - ha detto Watson contattato telefonicamente dall'agenzia sudcoreana Yonhap - hanno avuto origine da un errore di trascrizione in occasione della partita tra Corea del Nord e Brasile».
«Ho incontrato la delegazione della Corea del Nord la notte scorsa e sono stato informato - ha aggiunto Watson - che i giocatori erano con il team».
La Corea del Nord aveva inizialmente presentato l'elenco completo dei suoi 23 convocati a disposizione, ma nell'imminenza del match con il Brasile lo aveva ridotto a 19.
«Non ci sono eventi drammatici e si è trattato di un vero e proprio errore umano», ha replicato Watson alla domanda se gli risultava che i giocatori avessero chiesto asilo politico attraverso le ambasciate straniere in Sudafrica.
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