
Una normalità da record. La serata delle cover del Festival di Carlo Conti registra gli ascolti più alti della quarta serata da quando esiste la rilevazione dell'Auditel: 70,8 di share, 13 milioni e 575mila spettatori. Un risultato, da sommare a quelli dei giorni precedenti, raggiunto senza polemiche, politica, rivendicazioni woke, comici da comizio. L'agenda politicamente corretta non deve essere poi così interessante. Nessuno ne ha sentito la mancanza. E nessuno ha rimpianto le scaramucce da talk show o i monologhi più o meno propagandistici dedicati alle cause giuste. Agli italiani interessano invece le canzoni, anche brutte, e la mamma, sempre bella. Quest'ultima, anche nella variante nonna, è la grande protagonista del Sanremo più nazionalpopolare di sempre, dal brano di Simone Cristicchi ai ricordi con lacrime di Carlo Conti in conferenza stampa. Ha vinto ciò che unisce e perso ciò che divide. Non è un giudizio di valore, l'Italia mammona può anche non piacere, ma è un dato di fatto di cui tenere conto. La vittoria della normalità è stata avvertita dal mondo dei commentatori di sinistra come una sventura anzi: un torto. Pensavano forse che l'opposizione ripartisse da Sanremo, e invece... Addirittura Cristicchi, reo di aver scritto un bellissimo testo sulla madre colpita dalla malattia, è diventato il simbolo dell'Italia tutta Dio, patria e famiglia, tanto invisa a chi la vorrebbe progressista e arcobaleno. A dire la verità, la canzone di Cristicchi a noi è sembrata decisamente impegnata. Impegnata a scavare nei sentimenti e nella oscurità che tutti ci attende. A meno che l'impegno non sia solo e sempre parlare di temi politici.
Domani inizia un'altra settimana di lavoro e preoccupazioni. Per qualche sera, l'Italia si è voluta scordare dei problemi e lasciarsi andare all'intrattenimento puro e semplice. Non c'è niente di male, non c'è nulla di più umano.
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