"Le nostre serie sono made in Italy da esportare"

La direttrice di Rai Fiction: "Doc è stato comprato dagli americani, Mare fuori avrà un remake Usa"

"Le nostre serie sono made in Italy da esportare"
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«Il nuovo made in Italy, il nostro business creativo da esportazione, è la serialità. Un tempo l'identità italiana era identificata con l'alta moda e il design, ora anche con la fiction che racconta storie territoriali richieste in tutto il mondo». Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction e scrittrice, è molto contenta della stagione tv appena conclusa che ha raggiunto alti numeri di audience e sostenuto il prime time della tv pubblica. E, ora, guarda alle tante altre fiction in arrivo e in produzione. Ma l'orgoglio maggiore è per il riconoscimento raggiunto all'estero: la direttrice ha avuto modo di constatarlo ancora una volta durante l'Avps, il summit dei più grandi produttori mondiali audio-visivi organizzato dall'Apa e dalla film Commission della Calabria a Scilla, vicino Reggio Calabria.

Ammirati, quali sono i nostri prodotti più esportabili?

«In primo luogo Doc, acquistato dagli americani. La Fox ne hanno fatto un adattamento, già pronto per la prossima stagione: al posto del nostro Andrea Fanti c'è una protagonista femminile (Molly Parker), una primaria che perde la memoria a seguito di un incidente stradale. Doc comunque continua anche da noi: la quarta stagione, in dieci puntate, andrà in onda nel 2025. E poi bisogna ricordare Mare Fuori che pure avrà un remake americano. E, tra gli altri, Imma Tataranni è uno dei titoli che vendiamo di più».

Insomma, pian piano, anche la nostra fiction si mette al passo con i tempi.

«È un lavoro che viene da lontano, dalla capacità di aprire le porte a tutti e far crescere anche i giovani produttori. Bisogna crederci, metterci cuore, passione e impegno. Del resto l'Italia non è seconda a nessuno per la ricchezza della sua letteratura: dolore, famiglia, guerra, pace, è già stato tutto scritto, bisogna giocarci con parole moderne».

E, invece, cosa vedremo in patria nei prossimi mesi?

«Abbiamo preparato un'annata molto forte. In primo luogo con le nuove stagioni delle serie lunghe che costituiscono l'ossatura della nostra offerta: Che Dio Ci Aiuti, A un passo dal cielo, Mina settembre, Vincenzo Malinconico...».

E poi ci saranno importanti novità come la mini serie su Giacomo Leopardi.

«Sarà il titolo della stagione. L'abbiamo appena finito di girare e andrà in onda tra ottobre e novembre. Regia di Sergio Rubini, protagonista Leonardo Maltese che sembra veramente riportare in vita il poeta e un cast incredibile tra cui Alessandro Preziosi (Don Carmine), Alessio Boni (Monaldo), Giusy Buscemi (Fanny Targioni Tozzetti), Cristiano Caccamo (Ranieri)».

In ambito letterario, arriverà anche Il Conte di Montecristo.

«Per noi un orgoglio. Con la regia del premio Oscar Bille August, che ha scelto una narrazione rigorosa nel rispetto del grande romanzo. È una coproduzione italo-francese con France Television, Rai e Palomar. Nel cast, per la parte italiana, ci sono Michele Riondino, Lino Guanciale, Gabriella Pession e Nicolas Maupas. Nei panni del protagonista (Edmond Dantes) Sam Clafin. Otto puntate in onda tra dicembre e gennaio».

Non mancherà l'amata Amica geniale.

«Ultima e quarta stagione, stavolta cinque puntate, girate da Laura Bispuri con la supervisione di Saverio Costanzo e un cast nuovo perché le protagoniste sono diventate adulte (Alba Rohrwacher-Lenù e Irene Maiorino-Lila). Andrà in onda attorno al 25 novembre in occasione della giornata contro la violenza alle donne: ci sembrava il titolo più adatto perché i romanzi della Ferrante raccontano più di ogni altro il passaggio epocale della società dagli anni Cinquanta alla modernità dei Novanta».

E, poi, la prima serie dedicata al melodramma italiano.

«Si intitola Belcanto con Giacomo Giorgio, Carmine Recano, Vittoria Puccini, regia Carmine Elia e andrà in onda poco prima di Sanremo. Anche questa sarà un evento: mai una serie tv ha raccontato la vita dei cantanti, la fatica dell'educazione alla voce, la difficoltà a entrare alla Scala o al San Carlo».

Invece le nostre Imma, Lolita e Mina?

«Per Imma andremo in produzione con la quarta e quinta stagione. Per Lolita e Mina siamo in attesa delle decisioni di Luisa (Ranieri) e Serena (Rossi): non è facile per le attrici madri stare per molti mesi su set lontani dalla propria città. Mi auguro che riescano a farlo. Ma intanto cerchiamo prodotti femminili nuovi come Costanza che stiamo girando a Verona».

Altre novità?

«Un film tv dedicato a Peppino di Capri: il successo di Califano con Leo Gassman ci ha fatto vedere che i biopic piacciono al pubblico.

Inoltre un progetto a cui teniamo molto: una serie dedicata ai decessi sul lavoro, che si ispira alla tragedia della giovane operaia morta a Prato in una tessitura: racconterà il percorso di un ispettore dell'Inps che cercherà di far luce sulla vicenda».

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