
Donald Trump descritto come un “anziano problematico” probabilmente da accudire. L’inquilino della Casa Bianca dipinto come un uomo evidentemente squilibrato da “fare vedere da uno bravo”. Un’espressione che, solitamente, fa riferimento a un bravo dottore o, ancora peggio, a un bravo psichiatra. Insomma, per delegittimare l’avversario politico del momento Beppe Severgnini, incalzato nel merito da La7, le prova tutte.
Una delle tecniche più utilizzate dalla sinistra mediatica per criticare il politico avverso è proprio quella di delegittimarlo dal punto di vista intellettuale e morale. Oppure, come in questo caso, descriverlo come un pazzo che compie delle scelte dettate dalla sua irrazionalità. La stoccata di Severgnini va proprio in questa direzione. “Sul profilo di Trump – dice – se fosse un mio parente, un anziano problematico così lo farei vedere da uno bravo”. L’insulto è stato appena lanciato. I sorrisini in studio non si sprecano e l’offesa passa in secondo piano. Intanto Severgnini continua ad affondare il coltello: “Io ho vissuto negli Stati Unit, la loro bibbia dei disturbi mentali si chiama DSM. Qui troviamo tutto il catalogo dei disturbi mentali e leggendo lui ne ha una collezione”. Trump qui viene descritto come un disturbato mentale.
E ancora: “Lui è scatenato, vuol dire che ha tolto le catene del primo mandato, come l’inesperienza e il rispetto per le istituzioni. Ora tutto questo non c’è più”. E conclude: “Lui si sente autorizzato a fare tutto. Per me si tratta di un caso abbastanza inquietante”.
Poi, a stretto giro, parte l’autocelebrazione: “Ora dico una cosa che un giornalista non dovrebbe fare, ma io su Trump ve lo avevo detto. Quando scrivevo per il New York Times più di una volta avevo scritto che questo era pericoloso se fa metà delle cose che dice . Avevo ragione io”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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