Novanta mostre per far mercato dell’arte

Si aprono le danze ma già si pensa al prossimo ballo. È questo il segreto per crescere senza correre il rischio di invecchiare. Così ArteGenova, mostra mercato dedicata all'arte moderna e contemporanea, apre domani i suoi battenti nel padiglione B della Fiera ideato dall'archistar Jean Nouvel volgendo ben più di uno sguardo a un futuro di cui già si colgono i primi indizi. Più di novanta mostre in simultanea. Burri, Carrà, De Chirico, Fontana e Guttuso. Rotella, Schifano, Sironi. Appel, Hartung, Mathieu, Warhol. Ma anche Pascali, Salvo, Christo, Araki, Witkin e così via. In sintesi: il contemporaneo in tutte le sue forme, dalla pittura all'installazione fino alla fotografia.
L'incantesimo eterogeneo e funzionale della formula della mostra mercato si rinnova nella sesta edizione di ArteGenova arricchendosi di eventi, incontri e prospettive. Si inaugura questa quattro giorni dedicata all'arte - che corre fino a domenica dalle 10 alle 20 e lunedì dalle 10 alle 13; ingresso: intero 8 euro, ridotto 4 euro - pensando a future sinergie con i musei e le gallerie della città e guardando, perché no, alle vicine Francia e Spagna. Il momento, del resto, è propizio. I risultati di aste e fiere confermano che si può iniziare a parlare dell'impasse generata dalla crisi, già avvertita nel 2007, finalmente al passato. Gli esempi non mancano e raccontano un'arte capace di essere un investimento più che felice. Parola di Nicola Rossi, amministratore delegato di Nef (Nord Est Fair) che nel suo carnet vanta anche la longeva Padova, e promotore di ArteGenova, che cita maestri come Schifano, Chia, Boetti, Uncini e Castellani le cui quotazioni negli ultimi cinque anni hanno registrato ottimi incrementi. Se arte e mercato si muovono volentieri - e necessariamente - in coppia tra gli stand di ArteGenova anche lo spettacolo non manca all'appello. Il suo rapporto con l'arte sottende la serie di appuntamenti curati da Laura Villani. «In the Arts» è un contenitore di esperienze, eventi ed incontri che scandisce questo lungo week-end dedicato all'arte dove si incrociano le rotte di appassionati, collezionisti, artisti, galleristi, critici ed editori. Tra gli eventi spiccano la prima del film "Omaggio a Totò, Maschera, Principe, Poeta" con un incontro insieme al regista Arnaldo Ninchi e l'intervento di Elio Fiorucci sulla fulgida stagione Pop nella New York al tramonto degli anni '70. In quel periodo apre il Fiorucci Store, ideato da Sottsass e Branzi, dove Andy Warhol lancerà il suo «Interview». Il legame con l'icona per eccellenza della Pop non si esaurisce qui perché Fiorucci produce il film «New York Beats» il cui giovane protagonista è un artista all'epoca ancora poco noto… Basquiat. Sullo stesso orizzonte di sperimentazione l'invito a Keith Haring per lo store meneghino, sfociato in un vero e proprio happening.
Questi gli appuntamenti di domani, insieme a una rivelazione sulla casa dove Monna Lisa ha vissuto, ma sabato e domenica il programma continua con un dibattito sul diritto d'autore insieme all'avvocato Salvo dell'Arte, la fotografia di Maurizio Galimberti, una performance di Raoul Gabriel e il museo dell'Attore nelle parole di Eugenio Pallestrini. Questi alcuni degli eventi, all'insegna della contaminazione, proposti in seno alla nuova edizione di ArteGenova.

Giovane ma agguerrita kermesse che vede confermati i propri obiettivi nella crescita della partecipazione di gallerie ed editori ma che non dimentica i più giovani riservando agli studenti accompagnati da docenti l'ingresso gratuito.

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