![Nuova asta in Galleria. In tre anni gli affitti sono cresciuti del 50%](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/10/1739174556-ajax-request-1.jpg?_=1739174556)
L'ultimo bando per la Galleria, pubblicato nei giorni scorsi e aperto fino alle ore 12 del 24 marzo, parte da una base di circa 835mila euro all'anno. Ma visti i precedenti - e soprattutto il fatto che fino al 2030 non ci saranno altri locali in scadenza - il Comune si aspetta un'asta con incanto che farà moltiplicare la cifra di partenza, anche se si tratta di un locale da 289 metri quadrati, ricavato peraltro riducendo lo spazio della libreria Rizzoli che è in fase di restyling. Così è spuntato il 44esimo negozio lungo i bracci del Salotto, insieme agli otto sotto i portici di piazza Duomo, saliranno quindi a 52. Il nuovo locale all'asta è composto da piano terra con vetrina e piano ammezzato, potranno partecipare marchi di abbigliamento, profumerie di lusso, gioielli, antiquariato, arredamento di design ma non ristoranti e bar.
Ad oggi quindi i concessionari del Salotto sono cinquantuno, occupano una superficie di circa 40mila metri quadrati e il Comune ricava la bellezza di 80 milioni di euro dall'affitto. C'è stato un exploit negli ultimi anni, merito anche delle aste con incanto che scatenano la concorrenza tra griffe. In tre anni dall'inizio del mandato, sotto la gestione dell'assessore alle Risorse finanziarie Emmanuel Conte, il «tesoretto» che proviene dalla Galleria è cresciuto di quasi 30 milioni di euro - oltre il 50 per cento -, si partiva da circa 53 milioni a consuntivo nel 2021 a ottanta. Una crescita di circa nove milioni all'anno, la più alta. Nel triennio della giunta Pisapia tra il 2013 e 2016, con Expo in mezzo, si passò da 20 a 28 milioni.
Nel risiko delle insegne, Swarovsky sta per lasciare il posto alla gioielleria Tiffany che si è aggiudicata lo spazio per un canone record da 3,6 milioni di euro all'anno, pari a 20.600 euro al metro quadro. Loro Piana ha aperto da poco al posto di una parte dell'ex negozio Tod'S, nell'altra è pronta ad aprire la gioielleria Rocca del gruppo Damiani, che dovrebbe inaugurare a breve anche la vetrina Panerai, quasi di fronte su braccio minore tra via Silvio Pellico e l'Ottagono.
Prima di Rizzoli, il Comune aveva già separato altri spazi per raddoppiare le insegne (e le aste). Ad esempio nel caso dell'ex negozio Stefanel (oggi i 560 mq sono occupati da Longchamp e Rolex) e dell'ex spazio Tim (dai 450 mq sono nati i negozi di Armani e Fratelli Rossetti), gli oltre 300 mq dell'ex boutique Tod'S sono suddivisi tra Loro Piana e Rocca.
«La razionalizzazione degli spazi ci permette di valorizzare al meglio le potenzialità della Galleria che è stata oggetto, nel tempo, di interventi mirati a preservarne il significato monumentale, storico, culturale e al contempo, ad incrementarne la redditività, per continuare a garantire i servizi ai cittadini della nostra città - spiega l'assessore Conte -.
Per questa vetrina internazionale l'amministrazione ha un progetto ampio, che comprende la sua valorizzazione storica e artistica, la salvaguardia di un mix funzionale che la renda vissuta da tutti, dalle prime ore del mattino alla sera tardi, e un'utilità per tutti i milanesi grazie alle risorse che offre per i servizi alla città».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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