Nuove frontiere. Costruire case su Marte? Si potrà fare grazie al sangue umano, ecco come e perché

L'ispirazione arriva dagli antichi romani, lo studio dell'università Kharazmi dell'Iran apre a incredibili possibilità

Nuove frontiere. Costruire case su Marte? Si potrà fare grazie al sangue umano, ecco come e perché
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Una civiltà umana su Marte? Ormai se ne parla sempre più spesso. In attesa di arrivare a un simile traguardo, non mancano studi e idee interessanti, ed una delle proposte più recenti arriva dall'Iran, dove un team di ricercatori avrebbe addirittura pensato a come potrebbero essere costruite delle case sul Pianeta Rosso.

Gli studiosi dell'università Kharazmi dell'Iran starebbero pensando di usare il sangue umano per la realizzazione di costruzioni adibite a case. La ricerca, pubblicata sulla rivista Acta Astronautica, si basa su una vecchia tecnica di costruzione degli antichi romani, che impiegavano sangue e urina animale per allungare la durabilità della malta utilizzata per costruire. Sarebbe proprio grazie a questo, infatti, che ancora oggi esistono strutture risalenti a quell'epoca. I ricercatori iraniani ritengono che, una volta giunti su Marte, gli astronauti potrebbero essere costretti a fronteggiare diverse limitazioni, fra cui lo spazio dove stivare materiali e la difficoltà nel trasporto di questi ultimi. Ecco perché ogni risorsa dovrebbe essere sfruttata.

Studiano i dati geologici raccolti durante le missioni su Marte, i ricercatori sono risaliti a 11 tipi di calcestruzzo che possono essere realizzati attingendo alle risorse del pianeta. Da qui si è giunti a un nuovo materiale, l'AstroCrete, che combina il regolite marziano all'albumina sierica, una proteina presente nel sangue - o meglio nel plasma - umano. Per aumentare la resistenza del materiale, spiegano gli studiosi, si potrebbe addirittura pensare di aggiungere urea umana, estraibile da sudore, lacrime e urina.

La procedure per ottenere l'AstroCrete è molto semplice. Basta mescolare la regolite marziana con dell'albumina sierica umana. Il risultato è un materiale da costruzione molto affidabile, stabile e resistente. Non solo. L'AstroCrete non richiede acqua, ed è basso costo.

Sono già state fatte delle prove con una stampante 3D, e il materiale ha resistito a diversi tipi di stress.

Fino ad oggi si è parlato di calcestruzzo a base di zolfo come materiale da impiegare per eventuali costruzioni su Marte, ma pare che l'AstroCrete possa essere un suo degno concorrente.

Una tecnica come quella impiegata dagli antichi romani potrebbe dunque aprire le porte per il futuro.

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