Trovato un "pupazzo di neve" su Marte: perché è importante

La formazione rocciosa scoperta sulla superficie del Pianeta Rosso ha subito ricordato un pupazzo di neve. Un altro passo in avanti nell'esplorazione dello spazio

La formazione rocciosa scoperta su Marte - foto Nasa
La formazione rocciosa scoperta su Marte - foto Nasa
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L'esplorazione dello spazio e dei suoi pianeti non finisce mai di sorprenderci, e a dimostrazione di ciò ha destato grande meraviglia una delle recenti scoperte fatte su Marte, dove è stata trovata una formazione rocciosa che ha subito fatto pensare a un rudimentale pupazzo di neve. A scattare la foto è stato il rover della Nasa Perseverance, coinvolto nella missione Mars 2020.

La foto che ha entusiasmato il mondo

Lo scatto arrivato a noi ha suscitato meraviglia e stupore, tanto da rimbalzare sui social. Le due sfere di roccia immortalate da Perseverance, poste una sopra l'altra, hanno realmente le fattezze di un pupazzo di neve. A quanto pare lo scatto risale allo scorso 13 luglio (Sol 1208 su Marte) ed a realizzarlo è stata la telecamera Right Mastcam-Z montata sul rover Perseverance. Il robot della Nasa è da tempo in missione sul Pianeta Rosso e ha lo scopo di esplorare il cratere Jezero, dove si trova dallo scorso 18 febbraio 2021.

L'incontro con il "pupazzo di neve" è avvenuto proprio mentre il rover, impegnanto ad esploare l'area, stava cambiando posizione. Chiaramente il "pupazzo" non è costituito da neve, si tratta di vere e proprie formazioni rocciose. Ma si può avere della neve su Marte? In teoria non è impossibile. Secondo quanto spiegato dagli esperti, per quanto dotato di atmosfera sottile, il Pianeta Rosso è comunque capace di generare un clima dinamico con aventi metereologici anche estremi, come la neve abbonante. Del resto, in passato, l'atmosfera del corpo celeste in esame era decisamente più densa, dunque la possibilità di trovare acqua anche in superficie, e per diverso tempo, era concreta. È inoltre risaputo che su Marte c'è acqua, e si ipotizza che al momento possa trovarsi per la maggior parte sotto la superficie delle regioni polari.

L'importanza dello scatto

Un "pupazzo di roccia", piuttosto che "di neve", anche se non è detto che in futuro non si presenti anche quell'occasione.

La scoperta di questa formazione rocciosa è comunque importante, perché l'esplorazione delle rocce marziane aiuta a conoscere la composizione del pianeta, rendendocelo meno sconosciuto. Recentemente, infatti, il robot Curiosity della Nasa ha avuto modo di esaminare alcune rocce trovate nel canale Gediz Vallis, rinvenendo al loro interno dello zolfo. Un elemento molto raro su Marte.

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