Bruxelles - I 27 ministri degli Esteri dell’Unione europea, riuniti a Bruxelles, hanno adottato una serie di sanzioni senza precedenti contro l’Iran, che colpiscono soprattutto il settore energetico del Paese. Le sanzioni per indurre Teheran a rinunciare al programma nucleare vanno ben oltre il pacchetto approvato il 9 giugno dal Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Nuove sanzioni all'Iran "Si tratterà del pacchetto di sanzioni più severe che l’Ue abbia mai adottato contro l’Iran o qualunque altro paese", hanno sottolineato alcuni diplomatici europei. La novità consiste proprio nell’obiettivo delle sanzioni, che puntano a indebolire il settore delle industrie del gas e petrolio, con l’introduzione di un divieto di nuovi investimenti in questi campi, così come di un divieto di assistenza tecnica e di trasferimento di tecnologie. L’Iran, pur essendo il quarto produttore mondiale di greggio, importa fino al 40 per cento del suo fabbisogno di benzina, poiché non possiede raffinerie sufficienti a soddisfare la domanda interna.
Le conseguenze delle sanzioni saranno evidenti anche sul settore del trasporto merci, con controlli rafforzati in tutti i porti e gli scali europei. Ridotti gli spazi per gli scambi commerciali, sarà esteso il divieto di attività a nuove banche iraniane e negati i visti d’ingresso a numerose personalità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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