L'antidoto anticrisi? Si chiama banda larga. Grazie all'innovazione sarà infatti possibile creare un milione di posti di lavoro e si prevede una crescita dell'economia di 849 miliardi di euro. È quanto emerge dai dati diffusi da Anitec, l'associazione nazionale industrie informatica, telecomunicazioni ed elettronica di consumo aderente a Confindustria Anie. Il gruppo ha partecipato all'evento organizzato dalla presidenza spagnola della Commissione Europea con l'industria europea dell'Ict (700 miliardi di euro di fatturato e 6 milioni di addetti). Durante l'evento ha rappresentato un invito ai leader dell'Unione Europea è stato lanciato un appello a intraprendere azioni efficaci per garantire ai cittadini e alla società di poter trarre effettivo vantaggio dalle applicazioni Ict in termini di produttività, welfare e sostenibilità.
Incidendo già per oltre il 40% sugli incrementi di produttività a livello europeo, l'industria dell'Ict potrà giocare un ruolo-chiave non soltanto nell'accelerare la ripresa economica in Europa ma anche nel fungere complessivamente da traino in una prospettiva di futuro più a lungo termine. La diffusione delle applicazioni Ict comporta anche una potenziale riduzione del 15% delle emissioni di CO2.
"Dobbiamo agire in linea con l'Europa - dice Cristiano Radaelli, vicepresidente Anitec - ed impegnarci per trarre profitto dai benefici dell'Ict. Il futuro della competitività europea dipende in larga parte dalla capacità di facilitare la diffusione dell'Ict nei settori pubblico e privato».
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