Nuovo terrore a Pamplona, un miracolo evita la seconda vittima

Nel sesto «encierro» 5 incornati: il più grave ha riportato due ferite (una al torace, vicinissima al cuore, e una alla coscia) da Ermitaño, un toro rimasto solo come quello che venerdì aveva colpito a morte un 27enne spagnolo. Un altro corridore ferito al collo. Entrambi fuori pericolo

DI NUOVO IL TERRORE. A giudicare dal sangue che a cancelli finalmente chiusi sporcava il selciato, l'encierro di stamattina avrebbe potuto finire ben peggio. Ancora una volta un toro solitario, «rezagado»; ancora una volta nel tratto finale, tra la curva Telefonica e il Callejon che conduce all'arena; ancora una volta numerosi incornati e la sensazione di impotenza dei corridori di fronte ai tori. Il sesto encierro, corso alle otto di stamattina, si è infatti concluso con un uomo ripetutamente colpito dal toro «Ermitaño», che ha seminato il panico durante tutto il percorso. Fortunatamente - e forse solo per un miracolo - Pamplona non piange però il suo secondo morto della festa 2009 dopo il madrileno Daniel Jimeno, morto venerdì.
IN CAUDA VENENUM. Il peggio, alla fine. Sono le immagini degli ultimi due minuti di corsa, quelle che ora stanno facendo il giro del mondo per la loro spettacolarità e la loro crudezza. Ermitaño, un toro «salpicado» (scuro con sprazzi di pelo chiaro) di 575 kg, sta correndo solo dal momento della sua caduta nella curva di Mercaderes. Nel rettilineo dell'Estafeta ha avuto modo di puntare un paio di corridori e nella curva Telefonica - dove giovedì era morto Daniel - ha del tutto perso l'orientamento, cominciando a caricare contro le palizzate e a tornare indietro. Con gli sforzi dei pastores, il toro si dirige verso l'ingresso della Plaza de Toros, ma all'entrata aumenta la velocità e incorna alla coscia sinistra un 44enne pamplonese, lanciandolo in aria. Ermitaño e la sua vittima sono nella strettoia del tunnel; l0animale si accanisce, cerca di colpire ancora l'uomo a terra; lo manca, riprova, cambia angolo, infine trova il varco e lo incorna nella parte alta del petto, sopra il cuore; lo alza in piedi e lo scaglia di nuovo fuori. I sanitari non fanno in tempo ad intervenire che il toro è ancora su di lui; nuovi colpi, mentre il sangue è ormai ovunque. Le corna gli lacerano i pantaloni, l'uomo è ormai in mutande. Ermitaño lo scaglia di nuovo in aria, ma questa volta lascia il tempo ai sanitari di soccorrerlo. Poi, stanco e ormai completamente disorientato, ciondola nell'arena e nel recinto.
CAMBIO DI TRADIZIONE. L'encierro di domenica, di norma il più affollato della Feria (si arriva a 3.000 corridori), da anni vede protagonista l'allevamento Miura, il più presente a San Firmino con 29 partecipazioni. Questo per la storia di nobiltà di questi tori, di norma disinteressati ai corridori e in grado di dar vita a corse nette e spettacolari ma raramente cruente. Ecco, tutto da dimenticare. Così come i Cebada Gago - di norma pericolosi - negli ultimi anni stanno manifestando un comportamento meno aggressivo, così i Miura quest'anno hanno dato vita a un encierro violento. Tutto bene fino alla curva di Mercaderes, dove la mandria è giunta compatta e veloce. Qui, un toro castano colpisce con il corno sinistro un uomo sotto il mento e tre animali finiscono contro la palizzata esterna della curva, cadendo. Momenti di tensione, in cui la mandria si spacca in tre: avanti tre tori con quattro manzi, poi due tori con un manzo e infine - solitario - Ermitaño. Nel rettilineo dell'Estafeta tutto scorre veloce e senza particolari episodi truci, se non un uomo agganciato per la manica della maglia, che un toro gli strappa di netto. Poi, nel tratto finale, lo show di Ermitaño che ha seminato il terrore e ridotto in condizioni molto gravi (ma non in pericolo di vita) il corridore incornato.
IL BILANCIO SANITARIO. Di sicuro 45 soccorsi, 11 ricoverati e 5 incornati non sono numeri da encierro domenicale. Sono numeri da mattanza sfiorata. Il più grave, come detto, è il 44enne ripetutamente colpito all'entrata dell'arena. Si salverà, ma ha riportato due profonde ferite nella coscia sinistra e nel torace. Grave anche il riojano 56enne colpito alla faringe nella curva di Mercaderes: ha avuto bisogno di una tracheotomia, ma per pochi centimetri non ha subìto una ferita mortale alla giugulare. Meno gravi un ragazzo con due ferite «por asta» infertegli nella gamba lungo la Estafeta e un 51enne a cui è stata suturata un'incornata al braccio profonda 20cm subìta in Plaza del Ayuntamiento. Infine un ultimo ragazzo, ricoverato per contusioni e ferite, al quale è stata riscontrata una piccola ferita da incornata nella zona occipitale. Gli altri ricoverati per policontusioni e traumi (uno con trauma cranico è giunto incosciente all'ospedale) non destano preoccupazione. Gravissimo è invece il 43enne francese che ieri sera è caduto da un parapetto nel centro di Pamplona: dopo un volo di 4 metri ha riportato lesioni agli organi interni ed è in pericolo di vita.
LA STATISTICA. L'encierro di oggi è stato finora il più lento della Feria, con i suoi 5'00" di durata complessiva (anche il secondo più lento dei 29 corsi da Miura). Colpa del toro Ermitaño, al quale va anche ascritta la colpa di aver fatto sballare le statistiche sugli incornati di Miura: finora una media di soli 0,21 incornati ad encierro. Oggi sono stati ben 5: è l'ottava volta che si riscontrano 5 o più incornati (il più cruento dal 2004) ed è la prima volta che 5 o più incornati si registrano la domenica.
IL PROGRAMMA.

Domani il settimo e penultimo encierro dei Sanfermines 2009, con i tori dell'allevamento andaluso di Fuente Ymbro. Oggi pomeriggio, alle 18, la corrida con i tori di Miura che hanno corso stamattina e con i «matadores» Juan José Padilla, Rafaelillo e Jesús Millán.

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