Omicidio Raciti, Micale condannato a 11 anni Vedova: fatta giustizia

Il giovane, coinvolto nella morte dell'ispettore negli scontri prima di Catania-Palermo, condannato per omicidio preterintenzionale. Accolte le richieste del pm. Speziale aveva preso 14 anni

Omicidio Raciti, Micale  
condannato a 11 anni
 
Vedova: fatta giustizia

Catania - Dopo Speziale condannato anche Micale. La prima Corte d’assise di Catania, accogliendo integralmente la richiesta del pm Andrea Bonomo, ha condannato a 11 anni di reclusione, per omicidio preterintezionale, Daniele Natale Micale, 23 anni, a conclusione del processo per la morte dell’ispettore Filippo Raciti, deceduto per le ferite riportate durante gli scontri dentro e fuori lo stadio Angelo Massimino il 2 febbraio del 2007 durante il derby di calcio con il Palermo. 

Condannato anche Speziale La Corte ha inoltre condannato l’imputato al pagamento di 25mila euro ciascuno alla presidenza del Consiglio dei ministri e al ministero dell’Interno per danni non patrimoniali. I giudici hanno anche disposto il pagamento esecutivo di una provvisionale di 75mila euro ciascuno per la vedova e i due figli dell’ispettore Raciti e di 50 mila euro per il ministero dell’Interno. Per la morte dell’ispettore è accusato anche Antonino Speziale, che il 9 febbraio scorso è stato condannato a 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. La sentenza è stata emessa dal tribunale per i minorenni perché all’epoca dei fatti l’imputato non era ancora maggiorenne.

La vedova: "Giustizia è fatta" "Giustizia è fatta, ora potrò dire ai miei due figli che gli assassini del loro padre sono stati condannati: è una notizia che attendono da tre anni". Così Marisa Grasso, vedova dell’ispettore Raciti, ha commentato nell’aula della prima Corte d’Assise la condanna a 11 anni di reclusione di Daniele Natale Micale. Per lo stesso reato il 9 febbraio scorso Speziale è stato condannato a 14 anni dal tribunale per i minorenni di Catania.

"Mio marito indietro non torna - ha aggiunto Marisa Grasso -, ma questa sentenza è una risposta di giustizia che porto a casa a miei figli, che hanno perso il padre: è morto mentre lavorava per difendere la giustizia e Catania".

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