Ora Sala vuol comprare La Maura. "Grande parco e basta concerti"

Il sindaco irrompe nella trattativa tra Snaitech e la società F3A Green sull'ex ippodromo. Ha visto l'ad Schiavolin: "Se salta il preliminare lo acquistiamo noi". Fi: "Solito ritardo"

Ora Sala vuol comprare La Maura. "Grande parco e basta concerti"
00:00 00:00

Colpo di scena. Il Comune vuol comprare l'ex ippodromo La Maura e trasferire tutti i concerti nel futuro stadio di San Siro. Serve riavvolgere il nastro. Per compattare la maggioranza sul progetto del nuovo stadio di Milan e Inter, nell'ordine del giorno limato fino all'ultimo dal Pd un paio di settimane fa in Consiglio comunale, era spuntata la richiesta di «porre il vincolo monumentale» e riqualificare l'area dell'ex ippodromo La Maura a partire «dalla destinazione a verde» e «superando l'uso per concerti». I voti contrari al San Siro bis in un baleno sono scesi a cinque. Astenuto il Pd Rosario Pantaleo che è anche vicepresidente dell'ente Parco Agricolo Sud. Curioso che venisse chiesto un impegno al sindaco su un'area che ad oggi è di proprietà di Snaitech e ha un preliminare di vendita in corso con la società F3A Green srl, che proprio due sere fa per accelerare l'iter ha presentato in assemblea pubblica i piani ai residenti e comitati del quartiere. Un «percorso partecipato», con una parte di edilizia libera stimata intorno al 17% demolendo e ricostruendo edifici anni Settanta nel Gallaratese («non torri ma una decina di piani»), recupero delle ex scuderie per funzioni pubbliche, abbattimento del muro che separa La Maura e l'area del parco di Trenno per creare un maxi polmone verde. Ma nella trattativa ha fatto irruzione ieri Beppe Sala, svelando di aver visto due giorni fa l'ad di Snaitech Fabio Schiavolin. «Sulla Maura - premette - non abbiamo mai ricevuto un progetto, sento parlare di volumetrie ma per me è impossibile giudicare. A Schiavolin ho detto che se dovessero andare avanti con il compratore interessato poi faremo la nostra parte come amministrazione pubblica, giudicheremo il progetto. Ma c'è un interesse realistico del Comune ad acquisire La Maura. Se per qualunque motivo non dovessero andare avanti con F3A Green, noi saremmo interessati. Per farci cosa? Nulla, per tenere l'area a verde perchè è un parco grande il doppio del Sempione». Critica l'avvocato Veronica Dini che rappresenta la società (e prima i comitati ambientalisti contro la demolizione del Meazza) perchè giorni fa ha parlato di edilizia buona e meno buona: «Che diritto ha acquisito per giudicare? Quando c'è un interesse personale forse il giudizio non è sereno». In caso di acquisto il Comune intende «liberare l'area dai concerti e concentrarli nel nuovo stadio che garantirebbe anche maggiore capienza. Non al Meazza perchè da come ho capito non sarà un'arena per concerti». In questi anni «è stato necessario usare l'area», e sono già in vendita i biglietti per l'estate 2025, «però il quartiere sta pagando il prezzo dei disagi. D'altro canto ci sono centinaia di migliaia di persone che vogliono andare ai concerti. Chiediamo pazienza, nel nostro disegno alla fine non ci saranno più show». Non parla di cifre anche se il prezzo su Snaitech sta trattando con F3A Green è di circa 20 milioni. «Il valore potrebbe essere sostenibile per noi» spiega Sala. Tanto più che potrebbero essere dirottati proprio parte dei fondi incassati dalla vendita del Meazza e delle aree. E il senso dell'odg è più chiaro. «Non possiamo inserirci nel preliminare ma siamo molto interessati» ribadisce Sala. Snitech per ora precisa che «la vendita non è ancora stata perfezionata. La società continua a disporre della proprietà e continua e continuerà ad esercitare l'attività ippica con il massimo impegno».

La presentazione di F3A Green due sere fa ha ricevuto dai comitati parecchi fischi e contestazioni. Per la presidente Pd del Municipio 8 Giulia Pelucchi «dicono che non c'è un progetto ma parlano di indice edificatorio del 17%. Lavoreremo con Sala sulla proposta di acquisire l'area per renderla davvero pubblica e scongiurare palazzi all'interno del parco sud». Presente anche il consigliere Fi Alessandro De Chirico: «Mi sono sbellicato per 2 ore.

Chi sventolava cartellini rossi in faccia a Sala contro la vendita di San Siro», come l'ex candidato sindaco della sinistra Gabriele Mariani che ora collabora con la società, «in un giro di valzer si è trasformato da ecotalebano in speculatore. Sala arriva con il consueto ritardo. Vedremo come va a finire».

Chiara Campo

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica