Otto aziende su 10 pronte ad assumere ma lavoratori in fuga

Insoddisfatti un terzo dei professionisti. La metà nel 2025 cambierà il posto

Otto aziende su 10 pronte ad assumere ma lavoratori in fuga
00:00 00:00

La metà delle aziende lombarde nell'anno appena concluso ha aumentato il proprio organico e otto aziende su dieci sono pronte ad assumere anche nel 2025, nel 73% dei casi con contratti a tempo indeterminato. Ma resta alta la difficoltà a trovare o a trattenere i talenti. Si scontrano da una parte (quella minore, il 15%) con le competenze che mancano, dall'altra, ben più corposa, fatta da un terzo di lavoratori insoddisfatti: per la propria busta paga (36%), per il ruolo poco stimolante (34%) ma soprattutto per la mancanza di opportunità future (48%). Più di quattro su dieci, sono già pronti a cambiare lavoro. È la fotografia emersa dal report annuale Hays Salary Guide 2025, presentato da Hays Italia che ha l'obiettivo di analizzare i trend del mercato del lavoro. Comincia a farsi sentire anche la crisi demografica, con le aziende che indicano tra gli ostacoli alle nuove assunzioni anche il calo di professionisti che entrano nel mercato del lavoro nel loro settore (30%). Cambiare società, si conferma, d'altra parte, la strada principale per poter guadagnare di più. Nel 2024, lo stipendio medio annuo lordo dei colletti bianchi, si attesta intorno ai 56.000 euro, +3,7% rispetto al 2023. A Milano un po' di più: 59.260 euro. Ma più della metà dei lavoratori non ha avuto alcun aumento nel corso dell'anno, e 6 su 10 non si aspettano che succederà nel 2025. Tra chi lo ha avuto il 21% ha ottenuto promozioni, contro un 37% che ha visto crescere la busta paga proprio cambiando lavoro. Di fatto per il 49% dei lavoratori lombardi lo stipendio non è adeguato alle responsabilità che ricoprono. Per i lavoratori la retribuzione è importante, ma quando si considera un nuovo lavoro non è l'unico aspetto. Rispetto allo scorso anno il pacchetto benefit diventa in assoluto il più apprezzato, (lo dice il 57% degli intervistati). Seguono i ruoli e i progetti stimolanti (44%), un ambiente lavorativo adeguato (43%), lo smart working (41%) e la crescita professionale (38%).

Le aziende hanno capito l'importanza dei benefit, tanto da farli diventare il fattore più importante per attrarre e trattenere il personale (per il 61% delle imprese), molto più delle iniziative di sviluppo della carriera. Sette professionisti su 10 hanno dichiarato di ricevere dei benefit che riguardano principalmente i buoni pasto, lavoro flessibile, assicurazione sanitaria o copertura medica privata. Ma quali sono i più apprezzati? Ai primi posti lo smart working (per il 51%), l'auto aziendale (50%) e l'assicurazione sanitaria o copertura medica privata (38%).

Resta infatti prioritario il work life balance, con un 38% di lavori che si è trovato in difficoltà a gestire la famiglia a causa del lavoro. Per chiudere, un dato positivo: cade la storica rivalità tar giovani e senior. La diversità generazionale è un valore aggiunto per 8 senior su 10 e per il 69% dei Gen Z.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica