I polmoni, gli organi deputati alla respirazione, hanno una funzione importantissima, quella di fornire ossigeno all’organismo e di eliminare l’anidride carbonica nel sangue.
Tale processo di scambio tra aria e sangue è chiamato ematosi. Il sangue arriva nei due organi carico di anidride carbonica e prodotti di scarto dalla circolazione periferica. I polmoni lo “ripuliscono” e lo inviano al cuore da cui poi verrà mandato a tutte le parti del corpo.
Non sempre però i polmoni funzionano a dovere e ciò per diverse problematiche, ad esempio a cause di infezioni. E poi, come tutto il corpo, sono soggetti al fisiologico invecchiamento.
Ecco dunque cinque sintomi che potrebbero indicare un mal funzionamento dei due organi deputati alla respirazione.
La tosse
Uno dei sintomi più comuni delle patologie polmonari è la tosse. Quest’ultima consiste nell’espulsione improvvisa e violenta di aria dai polmoni. Benchè fastidiosa, essa ha una funzione di difesa. Il suo scopo infatti è quello di eliminare il materiale presente nelle vie aeree e proteggere gli organi dalle particelle inalate.
Naturalmente c’è tosse e tosse, non tutti i tipi devono destare allarme. In alcuni casi però si tossisce perché c’è qualcosa che non va nei polmoni: è il caso della polmonite oppure (ma più raramente) di un coagulo di sangue nei polmoni stessi.
Per questo è importante rivolgersi al medico, soprattutto se la tosse non si risolve o se è accompagnata da altri sintomi.
La dispnea o respiro affannoso
La dispnea è la sensazione di far fatica a respirare: la conseguenza è che il respiro si fa più rapido. Tale sensazione si può percepire sia in occasione di sforzi fisici, e generalmente in fase iniziale è così, sia a riposo. Essa può indicare una patologia polmonare, come la polmonite oppure, ma è più rara, un’embolia polmonare. Quest’ultima è l’ostruzione improvvisa di un’arteria polmonare dovuta ad un coagulo di sangue.
Bisogna infine considerare che la dispnea può comparire anche in altre circostanze, ad esempio quando si è particolarmente stressati o in ansia.
Il sibilo
Un altro segnale che potrebbe indicare che c’è qualcosa che non va è il respiro sibilante, legato cioè ad una sorta di suono acuto. Quest’ultimo è causato dal restringimento delle vie aeree, come i bronchi.
Il dolore toracico
Questo dolore è abbastanza comune e può essere determinato da diverse cause che coinvolgono vari elementi del corpo. Esso può essere acuto o sordo ed indicare anche patologie polmonari. Tra queste, la pleurite, cioè l’infiammazione della membrana che riveste gli organi. Talvolta invece è causato da disturbi del canale digerente, ad esempio in caso di reflusso.
Anche in questo caso occorre rivolgersi al medico che saprà indirizzare il paziente.
La stanchezza e i polmoni
Anche la stanchezza cronica può avere tante cause: tra queste però vi sono anche problematiche legate ai polmoni. Soprattutto se sono presenti anche altri sintomi occorre fare attenzione: tosse, respiro affannoso, che magari peggiorano nel tempo, devono essere considerati come campanelli d’allarme.
In ogni caso, è sempre bene non farsi spaventare e consultare il medico. Sarà quest’ultimo a fare le diagnosi e a prescrivere i percorsi di cura o gli esami necessari.
Certamente, in generale, per tutelare la salute dei polmoni e di tutto l’organismo i comportamenti da adottare sono: evitare di
fumare, non esporsi a sostanze inquinanti, praticare regolarmente attività fisica, seguire una dieta sana ed equilibrata e puntare sulla diagnosi precoce sottoponendosi ad eventuali screening.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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