da Milano
«Il prossimo anno? Facciano quello che vogliono, tanto da qui devono passare». E da lì, alla fine, sono passati. Con quella frase sibillina, sua Pippità Baudo aveva chiuso a marzo uno scontro violentissimo con il direttore Del Noce che aveva infestato unedizione del Festival di Sanremo per il resto giudicata buona come ascolti e qualità della musica. In quel momento sembrava che per il re dei presentatori si preparasse uno dei periodi di parcheggio che hanno intervallato la sua lunga carriera. E invece no: eccolo di nuovo risorgere dalle ceneri. Sulla tolda di comando anche di Sanremo 2008. Per lui, signori e signore, Festival numero tredici. Due più di Mike. E, con una ricorrenza di quelle da incorniciare: sullo stesso palco esattamente quarantanni dopo il primo Festival, che condusse proprio nel 1968. Quella volta era in coppia con la bionda pioniera televisiva, Luisa Rivelli. E già lì si capì tutto dell'uomo che non si staccò dal video per i successivi quattro decenni: si lamentò di avere un ruolo troppo defilato...
Insomma, ci hanno provato in Rai a lasciarlo a casa. In molti hanno tentato di convincere Fiorello a salire, finalmente lui, sul palco dellAriston. Ma lo showman più richiesto del momento, non se la sente, preferisce la sua radio, troppa ansia gli provoca ogni volta lavorare in televisione. E il possibile ritorno di Bonolis, indiscrezione dei giornali che aveva dato origine alla bagarre (ricordate? Del Noce non aveva smentito, ma sostenuto di essere a favore dellalternanza, mandando su tutte le furie Baudo), si è rivelato senza fondamento. Dunque, bisognava trovare un nome da dare agli investitori pubblicitari che ogni anno si ritrovano a Cannes a fine giugno per la presentazione dei palinsesti, e gira e volta si è tornati su chi può dare garanzie di buona riuscita...
Dunque, Pippo, i vertici Rai sono tornati a Canossa...
«Che devo dire... sono contento. Io faccio parte di questa azienda e se mi chiamano, ci sono».
Già dimenticate dunque le parole che sono volate in Riviera? Già scordata la rabbia contro il direttore che l'ha silurata a Festival in corso? Già in soffitta la ramanzina dei vertici della Tv di Stato?
«Cose che succedono durante avvenimenti così importanti che fanno andare tutti su di giri. Eravamo troppo eccitati. Ma ci siamo chiariti subito dopo».
Be, insomma, dopo quelle liti, lei si è rifiutato di presentare Fenomeni, che doveva andare in onda ad aprile-maggio, tanto che hanno dovuto spostare Apocalypse Show al sabato, collocazione che si è poi rivelata un disastro...
«Ma io volevo solo prendermi una pausa di riflessione. E poi ero molto stanco».
Comunque, Del Noce è dovuto tornare sui suoi passi...
«Ci sono stati molti equivoci. Poi ci siamo spiegati. Pace è fatta. Ora i nostri rapporti sono buoni. L'ultimo Festival è andato molto bene e tutti erano contenti».
Però, Fenomeni non si farà neppure in ottobre, come era stato in un primo tempo ipotizzato...
«Non posso fare tutto io, già da luglio bisogna cominciare a preparare il Festival. Ci vuole molto tempo: si deve iniziare subito a parlare con i discografici. E poi ho da fare anche Ieri, oggi e domani alla domenica».
Ma come ci si sente a essere ripescati perché Fiorello non ha accettato?
«Fiore ha deciso di gestire in maniera diversa il suo personaggio. Ma lui è uno che può fare quello che vuole, come Benigni. Se decide anche all'ultimo momento di venire a Sanremo, lo vado a prendere a piedi».
Quindi lei spera che venga almeno per una sera?
«Me lo può dire anche due ore prima di andare in onda».
Chi avrà al suo fianco?
«E che ne so...».
La trattativa finale per riportarla all'Ariston è arrivata a ridosso del suo compleanno, che era giovedì.
«Un bel regalo, no?».
Dunque: anni 71, Festival numero 13, anni di carriera 47. Come dire, spazio ai giovani...
«Finché cè la salute e la forza...».
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