Padova - È stato aggredito con bastoni e catene da un gruppetto vicino ai centri sociali il consigliere comunale di centrodestra Vittorio Aliprandi, che ieri era stato condannato dal tribunale di Padova per la violazione della legge Mancino dopo che aveva messo su Facebook delle frasi offensive verso i Rom. Aliprandi, capogruppo della civica "Per Padova con Marco Marin" (Pdl), era assieme al figlio in piazza Duomo quando è stato bloccato e aggredito da alcuni giovai, due due quali sono stati fermati da passanti e attualmente si trovano in questura a Padova.
L'aggressione Il consigliere comunale, che al momento dell'aggressione si trovava in compagnia del figlio, era uscito da una banca. Padre e figlio, rimasti contusi, sono stati ricoverati in osservazione al Pronto soccorso dell’ospedale di Padova.
Zanonato: fatto gravissimo Il sindaco di Padova Flavio Zanonato ha espresso la propria ferma condanna di quanto è accaduto: "È un episodio gravissimo. In città ci sono dei veri e propri criminali: mi aspetto che la polizia e la magistratura siano molto netti nei confronti di questa gentaglia. Bisogna farla finita con la violenza politica e la prevaricazione".
Zaia: dura condanna Il presidente del Veneto, Luca Zaia esprime la sua "personale solidarietà" ad Aliprandi. "È molto grave quando accaduto oggi a Padova - sottolinea il governatore in una nota - al consigliere comunale Vittorio Aliprandi esprimo la mia personale solidarietà.
È un fatto esecrabile che ci ripora al clima di anni passati che vogliamo non ritornino più. A questo nuovo intollerabile clima di violenza - conclude Zaia - deve subito subentrare una nuova stagione di dialogo, civiltà e tolleranza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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