Palermo, le "agende rosse" ricordano Borsellino Anm: basta collusione tra i magistrati e i politici

Tutti in piedi con le "agende rosse" nell’aula magna del palazzo di giustizia di Palermo, per la commemorazione dei 18 anni dalla morte del magistrato. Nella notte danneggiate le statue di Falcone e Borsellino: guarda il video. Di Matteo: "Stop collusione tra magistrati e politica"

Palermo, le "agende rosse" ricordano Borsellino 
Anm: basta collusione tra i magistrati e i politici

Palermo - Tutti in piedi con le "agende rosse" di Paolo Borsellino nell’aula magna del palazzo di giustizia di Palermo. Il gesto ha aperto l’iniziativa con cui la sezione distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati commemora il giudice ucciso 18 anni fa nella strage di via D’Amelio. L’aula è piena di gente, in gran parte esponenti e simpatizzanti del comitato "Scorta civica" che questa mattina ha organizzato anche un presidio davanti al palazzo di giustizia, esponendo come simbolo proprio l’agenda rossa di Borsellino fatta sparire subito dopo l’eccidio.

Presidio fuori dal palazzo di Giustizia Alcune centinaia di persone si sono radunate questa mattina sul piazzala antistante il Palazzo di giustizia di Palermo per partecipare al presidio organizzato dal comitato "Scorta civica" per i magistrati di Palermo, il gruppo nato nel solco di quello delle "agende rosse", in vista del 18/o anniversario della strage di Via D’amelio avvenuto il 19 luglio del ’92. Nell’eccidio furono uccisi Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. Al presidio sono presenti gruppi e associazioni provenienti da tutta Italia. Numerosi gli striscioni esposti a sostegno dei magistrati della Procura. Su uno di questi è scritto a caratteri cubitali: "Con voi contro la mafia". I manifestanti, che proseguiranno il presidio per tutta la mattinata, indossano la maglietta con le immagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e la scritta "Verità e Giustizia" e agitano le "agende rosse", che ricordano quella che fu trafugata dalla borsa del magistrato subito dopo la strage di via D’amelio e che non è stata ancora trovata. Sempre in mattinata, nell’aula magna del Palazzo di Giustizia, si svolgerà la cerimonia ufficiale di commemorazione di Paolo Borsellino organizzata dalla sezione distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati. 

Nella notte danneggiate le statue di Falcone e Borsellino Danneggiate le due statue in gesso raffiguranti i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, posizionate ieri pomeriggio nel centro di Palermo, tra piazza Castelnuovo e via Quintino Sella. La scoperta è stata fatta questa mattina, verso le 9.30, da una pattuglia dei carabinieri in transito in via Liberta. Le statue, realizzate dallo scultore palermitano Tommaso Domina, erano state posizionate sul marciapiede, parallelamente a via Libertà, insieme ai rappresentanti dell’Associazione Falcone-Borsellino di Palermo. Indagano i carabinieri della Compagnia Piazza Verdi. Sul posto sono intervenuti personale della Sezione investigazioni scientifiche del Comando provinciale per i relativi rilievi tecnici. 

Di Matteo: "Resistere al condizionamento del potere" "Paolo Borsellino era alieno a ogni forma di condizionamento dal potere. Invece oggi bisogna spezzare la catena dei giudici che frequentano i salotti e i circoli e dei magistrati che vanno a braccetto con la politica per avere benefici come un incarico".

Lo ha detto il presidente della Giunta distrettuale dell’Anm Nino Di Matteo durante la commemorazione del giudice Paolo Borsellino che si è svolta al palazzo di giustizia di Palermo. "Borsellino - ha aggiunto - era un magistrato indipendente. Bisogna trovare la forza di resistere al tarlo sottile della rassegnazione che rischia di insinuarsi anche nella magistratura". 

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