Il tram di Palermo non si fermerà. Trovato, infatti, l'accordo per la manutenzione dei mezzi e, soprattutto, sono stati fatti i pagamenti degli stipendi ai lavoratori della Eds Infrastrutture, che si occupano della manutenzione dei mezzi palermitani. Rientra quindi la protesta e non si farà lo sciopero che era stato proclamato dagli stessi operai che chiedevano il pagamento degli arretrati. La soluzione è stata trovata al termine di una lunghissima riunione che si è tenuta in prefettura a cui hanno partecipato l'azienda Eds, l'Amat, il comune di Palermo e Fiom. Qui è stata trovata l'intesa e gli operai hanno fatto rientrare la protesta.
"L’azienda Eds ha retribuito in questi giorni il mese di ottobre e, nell’ampia discussione che c’è stata, in cui la prefettura ha ricordato i contenuti dell’accordo sottoscritto nel febbraio del 2017, è stata analizzata la situazione debitoria nei confronti di Eds – dichiarano Francesco Foti, Fiom Cgil Palermo e Alessio Barone, Rsu Fiom di Eds - Il vertice è stato positivo, è stata fatta chiarezza sulla situazione finanziaria e l’intervento della prefettura, che ha convocato le parti, è stato risolutivo. Esprimiamo la nostra soddisfazione. L’azienda si è impegnata a saldare i pagamenti e il comune di Palermo a corrispondere le risorse attese. Entro il 31 dicembre sarà erogata la seconda mensilità e la tredicesima mensilità entro e non oltre il 18 gennaio 2020. Già domani (oggi per chi legge, ndr) i 18 lavoratori metalmeccanici potrebbero ricevere un primo acconto di 500 euro sul secondo stipendio".
All’incontro erano presenti il dirigente della prefettura Fulvio Alagna, l’assessore comunale Giovanna Marano, il direttore del servizio tram di Amat Marco Pellerito, la Fiom e i vertici aziendali. "L’appalto per la manutenzione del Tram, che scadeva il 31 dicembre, otterrà la proroga – aggiungono Foti e Barone - e dal comune di Palermo abbiamo ricevuto la rassicurazione che nel nuovo bando e stata inserita la clausola di salvaguardia per i lavoratori".
Nei giorni scorsi il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l'assessore comunale Giusto Catania avevano annunciato il finanziamento di tre nuove linee. Ma a leggere la graduatoria stilata dal ministero, questi fondi (oltre 450 milioni di euro) sono stati bloccati in attesa di ricevere da parte del comune alcune documentazioni ritenute fondamentali per erogare i soldi. Il progetto riguarda le linee che portano a Bonagia e a Mondello e quella lungo il mare (dalla stazione centrale a piazza Boiardo passando per il Foro Italico, via Crispi e via Duca della Verdura).
Un progetto che si va ad aggiungere alla realizzazione delle altre linee del sistema tram che dovrebbe vedere la luce ed essere quindi completo entro il 2024. La seconda fase prevede altre tre linee che comprendono 25 chilometri di binari senza catenaria, ovvero senza la linea aerea di alimentazione, 48 nuove fermate e tre nuovi terminal per servire una popolazione superiore ai 230 mila abitanti che si uniranno ai 18 chilometri di linea tramviaria già esistente. Accanto alla realizzazione del tram saranno realizzati anche 7 nuovi parcheggi per 2.237 posti auto. Le tre linee che saranno inaugurate nel 2024 si dirameranno dalla stazione Centrale che diventerà uno dei principali hub del tram, insieme alla stazione Notarbartolo. La linea A andrà dalla stazione a Villa Sofia, attraverso via Roma e via Marchese di Villabianca-via Roccaforte e tornando indietro da via Libertà, via Cavour e ancora via Roma.
La tratta B, invece, allungherà la linea esistente che arriva alla stazione Notarbatolo per terminare in piazza Giachery attraversando via Notarbartolo e via Duca della Verdura. La tratta C, infine, collegherà la Stazione Centrale a corso Calatafimi unendosi alla linea esistente che parte dalla Stazione Notarbartolo. I lavori dovrebbero iniziare nel giugno 2021.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.