Anche in questo caso niente code ai seggi, niente folle di cittadini radunati per votare: il ballottaggio per le presidenziali in Tunisia ha visto ancora una volta una bassa affluenza di elettori, così come pronosticabile alla vigilia.
Non esistono ancora i dati ufficiali, ma l’andazzo lungo tutta l’intera giornata elettorale, conclusasi con la chiusura delle urne alle 19:00, ha confermato quanto già visto in occasione del primo turno: i tunisini appaiono poco affezionati e poco propensi a recarsi al voto. Alle 15:30, come si legge su AgenziaNova, si è recato ai seggi solo il 39.2% degli aventi diritto.
La sfida è tra Nabil Karoui, imprenditore da poco scarcerato dopo le accuse di frode che lo hanno costretto dietro le sbarre fino a tre giorni fa, e l’indipendente Kais Saied. Ed è proprio quest'ultimo ad essere nettamente in testa nei primi exit poll: i canali tunisini alle 21:00 hanno diffuso i primi dati e Saied avrebbe oltre il 75% dei consensi, un divario quindi apparentemente incolmabile.
Saied è appoggiato dal partito islamista Ennadha, oltre che dalla coalizione sospettata di simpatie salafite denominata "Karama". Formalmente però, Saied ha mantenuto lo status di candidato indipendente dopo aver vinto il primo turno con il 18% dei consensi.
Su Karoui invece si è concentrato il sostegno delle forze più progressiste, specialmente dopo i 38 seggi conquistati dalla sua lista alle legislative del 6 ottobre che ha posto questa formazione al secondo posto proprio dietro Ennadha, la quale con i suoi 52 parlamentari ha ottenuto la maggioranza relativa dei consensi.
Per i tunisini si è trattata della terza chiamata alle urne in meno di un mese: dopo
il primo turno delle presidenziali dello scorso 15 settembre, il 6 ottobre si sono svolte le elezioni legislative ed adesso il ballottaggio presidenziale. I risultati definitivi si avranno comunque soltanto fra due giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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