Messina, a dieci anni dall'alluvione 170 milioni e nessun colpevole

Il primo ottobre 2009 un violento nubifragio ha colpito Giampilieri, borgo vicino alla città di Messina. Nel nubifragio colpite anche Scaletta Zanclea e alcuni borghi limitrofi

Messina, a dieci anni dall'alluvione 170 milioni e nessun colpevole

Sono trascorsi dieci anni dall'alluvione di Giampilieri del primo ottobre 2009. Dell'inferno di pioggia e fango che in pochi minuti è piombato nel villaggio di Messina travolgendo anche le strade e le case del vicino Comune di Scaletta Zanclea e di altri piccoli villaggi, resta il ricordo delle 37 vittime e di quelle ore di terrore ed angoscia. Un territorio finito in ginocchio che oggi è stato in gran parte ricostruito e messo in sicurezza.

Il giorno dopo la tragedia con decreto del 2 ottobre 2009 la presidenza del Consiglio dei Ministri ai tempi aveva dichiarato lo stato di emergenza per avversità atmosferiche, cui facevano seguito le ordinanze della Presidenza del Consiglio dei ministri per gestire gli interventi necessari per consentire un rapido rientro alle condizioni di normalità. Fu una enorme devastazione inghiottendo strade, negozi, case e vite. Alcune delle vittime non furono mai trovate, mentre i feriti furono decine tra gli abitanti di Giampilieri superiore, Altolia, Molino, Briga superiore e Scaletta Zanclea. Giampilieri superiore pagò il tributo più alto in termini di perdite, con 19 vittime, a Scaletta Zanclea si contarono 10 morti, una vittima a Molino ed una a Briga. Ci furono anche sei dispersi uno ad Altolia e cinque a Scaletta.

Per le opere di messa in sicurezza del territorio ad oggi sono stati stanziati e spesi, circa 170 milioni di euro destinati per interventi di consolidamento e messa in sicurezza, sia sul territorio di Giampilieri che in tutta l’area interessata dall’importante evento franoso/alluvionale. A questa somma vanno aggiunte le risorse per il risarcimento danni la cui competenza attiene al Sindaco di Messina. “Abbiamo agito con scrupolo e massimo impegno – dichiara Calogero Foti, responsabile del DRPC Sicilia - per restituire nel minor tempo possibile condizioni di sicurezza ai luoghi colpiti dal disastro e un ritorno alla normalità alla popolazione. Camminare oggi nei luoghi della tragedia ci conforta e ci fa sentire a posto con la coscienza. Non possiamo riavvolgere il nastro e restituire la vita alle vittime di Giampilieri e dell’alluvione – continua Calogero Foti - ma nella decima ricorrenza dell’evento possiamo camminare per le strade dei borghi colpiti e dire agli abitanti che abbiamo fatto il possibile per realizzare le opere individuate nelle ordinanze e far tornare a vivere le comunità. Abbiamo realizzato e completato il 95% delle opere e rimangono da definire solo opere residuali”.

Il governatore Musumeci nel decimo anniversario dell'alluvione che ha colpito la riviera Sud di Messina ah voluto rendere omaggio alle vittime: "desidero rivolgere un commosso pensiero alle trentasette vittime innocenti - dice il presidente della Regione Nello Musumeci, a margine della cerimonia commemorativa a Scaletta Zanclea -.

Il pesante bilancio di quel giorno deve servire da monito e da sprone per ciascuno di noi chiamato a compiere ogni sforzo per evitare il ripetersi di tragedie simili. Ai familiari va il mio abbraccio affettuoso, a nome di tutta la comunità siciliana".

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