Orlando dichiara guerra alle slot machine

Il provvedimento diretto a contrastare la dipendenza dal gioco d'azzardo prevede che i centri muniti di slot machine dovranno essere ubicati ad almeno 500 metri di distanza da scuole, chiese e centri sportivi

Orlando dichiara guerra alle slot machine

Al via l’ordinanza emessa dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando per debellare il fenomeno della ludopatia che sta colpendo inesorabilmente sempre più cittadini. Il contenuto del provvedimento emesso dal primo cittadino prevede che le sale da gioco e i vari centri muniti di slot machine dovranno essere ubicati ad almeno 500 metri di distanza da scuole, chiese,centri sportivi e di aggregazione per ragazzi, strutture residenziali sanitarie.

L’ordinanza diretta a contrastare il gioco d’azzardo non si limita solamente a stabilire la debita distanza a cui queste attività devono attenersi rispetto ai centri sopra menzionati, ma impone anche gli orari di apertura e chiusura delle sale giochi. Queste ultime infatti potranno essere funzionanti dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 19:00 alle 24:00 di tutti i giorni, compresi quelli festivi. Lo stesso orario vale per il funzionamento delle slot machine collocate all'interno di bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, ricevitorie lotto e negli esercizi autorizzati (agenzie di scommesse, negozi di gioco, sale bing, ecc.).

L’ordinanza in questione è il frutto di una proposta congiunta di due assessori comunali, ovvero Giuseppe Mattina e Leopoldo Piampiano:" Il Comune- dicono i due amministratori locali- vuole in questo modo condividere un percorso avviato da tempo dalla società civile e da tante famiglie per contrastare un fenomeno che tanti danni e tanta tristezza sta arrecando alla nostra comunità".

Di fronte ai sempre più crescenti fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo che stanno mettendo in ginocchio diverse famiglie, il sindaco del Capoluogo siciliano non poteva che accogliere la proposta portata in giunta comunale. "Il Comune- dichiara il sindaco Orlando- oggi sta facendo la propria parte. Lo Stato e, in questo senso ci appelliamo al Parlamento, perché approvi al più presto una legge, deve ora fare una scelta etica, informando davvero, scoraggiando davvero, rinunciando alle entrate che quest'attività comporta, decisamente infime rispetto al danno sociale, economico ed etico che invece portano a tutta la società".

Dal risultati dei dati diffusi dall’agenzia giornalistica specializzata Agimeg, nel 2018 il gioco d’azzardo in Italia ha comportato una raccolta di 107,3 miliardi di euro (+5,6%), una spesa effettiva degli italiani di 18,9 miliardi con una spesa media pro-capite riferita alla popolazione adulta superiore ai 360 euro annui.

Sulla base del report ufficiale dell’Agenzia delle Dogane, l’ente specializzato sul controllo dei giochi, durante il primo semestre del 2017 a Palermo i giochi d’azzardo hanno raccolto 379.041.224,82 euro. In sostanza ogni residente ha puntato teoricamente 562,60 euro, con una media quindi estremamente superiore a quella nazionale.



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