Ogni palermitano negli ultimi vent'anni è entrato almeno una volta nella libreria Broadway. L'ultimo avamposto in città per cercare qualche libro che le altre librerie non avevano. Adesso la libreria di via Rosolino Pilo abbassa la saracinesca schiacciata dalla crisi di lettori e dal colosso dell'e-commerce Amazon. "Cari amici lettori, purtroppo dopo ben 19 anni la Libreria Broadway chiude i battenti". Un altro pezzo della cultura palermitana getta la spugna. Ad annunciarlo è la stessa libreria su Facebook, spiegando che si tratta di una decisione "sofferta e dolorosa ma al contempo coraggiosa".
Il mercato librario negli ultimi anni si è trasformato e la sopravvivenza delle librerie indipendenti è ormai diventata praticamente impossibile quando la concorrenza sono i colossi del web: "Abbiamo tentato di resistere alle librerie colosso, agli ebook, ad Amazon, ad una burocrazia sempre più farraginosa, alla vendita diretta degli editori che preferiscono scavalcare la mediazione della libreria e, non ultimo, alla triste realtà che la gente legge sempre meno. Tutto ciò ha reso il nostro lavoro sempre più difficile e alla luce dei fatti impossibile".
E in effetti i dati parlano chiaro: si legge sempre meno, quando si legge si va a caccia degli sconti e i marigini di guadagno per i librai sono sempre più esigui. "Le librerie sono solo dei luoghi che appartengono al passato. Le librerie hanno perso la loro identità e quindi le librerie non esistono più. Continuano ad esistere, anch'esse con enormi difficoltà, delle librerie che insieme al libro si vedono costrette per far quadrare i conti a commercializzare altro, sia esso un abito, un bracciale, una bottiglia di vino o chissà cos'altro".
Anche la libreria Broadway si era col tempo trasformata cercando di stare al passo coi tempi che da libreria dedicata allo spettacolo aveva aperto le porte anche al settore dei libri ai più piccoli. "Non vogliamo tacere l'amarezza che questa decisione comporti. È molto triste - aggiungono le due giovani proprietarie, le sorelle Simona e Roberta Onorato, che avevano iniziato questa avventura nel 2000 nella centrale via Rosolino Pilo, a due passi dal Teatro Massimo - dover chiudere uno dei poli culturali di questa città. Leggiamo negli occhi dei nostri cari ed affezionati clienti lo smarrimento per la chiusura di quello che in molti ritengono un punto di riferimento. Quando chiude una libreria, si chiude non solo un capitolo della vita di chi l'ha gestita, ma anche una finestra su un mondo di infinite possibili conoscenze, si chiude un luogo d'incontro, di scambio culturale". E ancora: "Eravamo ancora molto giovani e con la speranza di un bel futuro tutto da scrivere. Due sorelle che hanno creduto nel sogno del padre, libraio d'annata, e che lo hanno aiutato a realizzarlo investendo tutto: energie, tempo e risorse.
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