Palermo, cittadinanza agli equipaggi che salvano vite umane nel Mediterraneo

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha consegnato la cittadinanza onoraria agli equipaggi di tre imbarcazioni impegnate a salvare migranti nel Mediterraneo

Palermo, cittadinanza agli equipaggi che salvano vite umane nel Mediterraneo

Un lunghissimo applauso ha suggellato la fine della cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria del comune di Palermo agli equipaggi di tre imbarcazioni che si sono impegnate per il salvataggio di vite umane nel Mediterraneo.

L'onoreficenza, con tanto di consegna della bandiera del comune di Palermo dai classici colori giallo e rosso, è stata conferita al comandante Carlo Giarratano, all’armatore Gaspare Giarratano e all’equipaggio della motopeschereccio "Accursio Giarratano" di Sciacca in provincia di Agrigento che interruppero le operazioni di pesca per soccorrere alcuni naufraghi; al comandante della nave "Mare Jonio" Pietro Marrone e all’equipaggio della stessa nave e alla "Sea Watch", impegnati nelle attività di monitoraggio e nel salvataggio di migranti e naufraghi. A ritirare la cittadinanza per Sea Watch è stata la portavoce Giorgia Linardi. Alla cerimonia era presente anche il giornalista tedesco Johannes von Dohnanyi nipote di Hans von Dohnanyi, considerato dai nazisti come uno dei "capi spirituali della resistenza contro Hitler" e per questo ucciso dalla polizia segreta negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale.

"È la visione di un'amministrazione - ha sottolineato il sindaco Leoluca Orlando all'interno di una Sala delle Lapidi gremita - Ed è importante che questo incontro si tenga all'interno del luogo più simbolico della città, dove si amministra questa città, in cui si possono leggere oltre 500 anni di storia nelle lapidi appese alle pareti".

Per il sindaco Orlando, "il Mediterraneo deve essere un continente d'acqua che unisce - ha detto il primo cittadino - e il primo dovere di chi sta in mare è quello di salvare le vite umane in difficoltà, di dimostrare che tutti hanno il diritto alla vita". La Mare Jonio batte già la bandiera di Palermo che è stata consegnata in una precedente cerimonia. Così come Sea Watch che ha chiesto ed ottenuto dal sindaco Orlando, il permesso di considerare il porto di Palermo come una sorta di "hub", un punto fisso di monitoraggio del mare e di pronto intervento. "Stiamo dimostrando la miopia delle politiche europee - dice ancora Orlando - Noi non abbiamo paura nei confronti del diverso, abbiamo cura dell'uomo. La nostra è la città che, dal punto di vista culturale, è più cambiata negli ultimi 40 anni, di testa e negli stili di vita. Questo per le lezioni imparate dalle vergogne della mafia. Ora una nuova sfida ci attende: quello di dimostrare che è possibile dire "io resto persona e noi siamo comunità", anche se siamo in mare".

I primi a ritirare l'onoreficenza, Carlo e Gaspare Giarratano insieme all'equipaggio del peschereccio Accursio Giarratano di Sciacca in provincia di Agrigento: "In mare non ci si può mai girare dall'altro lato - ha detto Carlo Giarratano - Chi va in mare deve sempre dare soccorso a chi ha bisogno. Sono davvero commosso di ricevere questa onoreficenza. Ringrazio tutto il mio equipaggio".

Poi è il turno della Mare Jonio e il comandante Pietro Marrone non disdegna una stoccata: "Fino a ieri eravamo quasi considerati degli avanzi di galera - dice - oggi invece ritiriamo questo premio. È davvero un giornata mravigliosa". Alla Sea Watch è stata consegnataun'altra bandiera di Palermo: "Palermo per noi - ha detto la portavoce Giorgia Linardi - è un porto sicuro.

Per questo oggi chiediamo al sindaco di darci il permesso di considerare il porto di Palermo come una sorta di hub, un presidio fisso a disposizione della nostra nave per essere più tempestivi negli interventi di salvataggio nel Mediterraneo". E il sindaco Orlando ha replicato immediatamente: "Consideratela una cosa già fatta".

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