La Regione mette in vendita le sue proprietà: all'asta 157 beni

Terreni, fabbricati, ma anche fabbriche dismesse: maxi-operazione di vendita dell'ente siciliano

La Regione mette in vendita le sue proprietà: all'asta 157 beni

Terreni, soprattutto, ma anche palestre, campi sportivi, impianti industriali, aree demaniali marittime, arenili. La Regione siciliana si libera delle sue proprietà. Sono 157 i lotti destinati ad essere venduti e che interessano tutte e 9 le province siciliane: 12 nella provincia di Agrigento, 3 a Caltanissetta, 33 a Catania, 18 a Enna, 57 a Messina, 16 a Palermo, 9 a Ragusa, 1 a Siracusa, 7 a Trapani.

"Questo piano di dismissioni è nella mente del governo regionale da tempo - dice il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci -. Avevamo scoperto che la Regione era proprietaria di tantissimi terreni che vogliamo consegnare nelle mani dei giovani. Si va da ex feudi e piccoli lotti di terreno, superstiti della riforma agraria, a masserie e capannoni di industrie alimentari dismesse, a campagne in pianura e in alta montagna. Un immenso patrimonio che potrebbe superare i 550 mila ettari: solo l’Ente di sviluppo agricolo è proprietario di circa 400 mila ettari; il dipartimento per lo Sviluppo rurale ne gestisce, invece, 150 mila. E poi ci sono gli immobili appartenenti alle aziende sanitarie provinciali, provenienti essenzialmente da lasciti e donazioni di benefattori. Per la stragrande maggioranza di questi beni mancano dati dettagliati e valutazioni agronomiche. Inutile dire che tra le pieghe di tanta indifferenza, che ha caratterizzato negli anni la gestione del patrimonio pubblico in Sicilia, si annidano mafiosi, speculatori, opportunisti e qualche "amico del giaguaro", che detengono senza alcun titolo immobili non di loro appartenenza".

Nella lunghissima lista pubblicata dalla Regione, però, non sono specificate né le modalità di vendita di questi lotti, né il loro valore o un'eventuale base d'asta da cui partire. Alcuni bene informati dell’assessorato regionale siciliano all’Economia affermano che il valore di queste vendite potrebbe raggiungere facilmente i 17 milioni di euro. Ma si tratta, per il momento, solo di stime.

Per questo, prima di potere procedere alle dismissioni, sarà necessario che il dipartimento tecnico regionale accerti il valore attuale degli immobili, attraverso gli uffici del Genio Civile provinciali. Chiarito quale sarà il prezzo a base d’asta, si potrà procedere alle gare per la vendita. Poco tempo fa la Regione aveva affidato ai privati 27 beni demaniali.

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