I militari della Guardia di Finanza di Cefalù hanno scovato un geometra che esercitava l’attività abusivamente. L’uomo, originario del posto, continuava a svolgere la professione nonostante fosse stato cancellato da qualche anno dal collegio dei geometri della provincia di Palermo. I finanzieri sono risaliti a lui a seguito della segnalazione di un cliente che lamentava di non aver ricevuto nessun documento fiscale che attestasse l’avvenuto pagamento della prestazione professionale ricevuta. La stessa attività tra l’altro non era andata a buon fine per il cliente.
Nonostante il geometra non fosse in regola, svolgeva il suo lavoro dentro uno studio tecnico in una zona del centro di Castelbuono e con tanto d’insegna fuori dall’ufficio. Si occupava dello svolgimento di pratiche tecniche e catastali, effettuava preventivi e misurazioni. Insomma il palermitano si occupava di assicurare ai clienti tutte quelle pratiche tipiche di chi è regolarmente abilitato allo svolgimento dell’attività professionale.
Essendo abusivo, gli incassi delle prestazioni erogate erano netti ed esenti dalle tasse. Nessuna fattura, nessuna ricevuta fiscale rilasciata ai clienti dove si documentasse il tipo di lavoro prestato nei loro confronti. Alla luce della posizione fiscale, il geometra aveva cessato la partita Iva da circa quattro anni e, da quel momento, era in pensione. A seguito dei controlli eseguiti su segnalazione di uno dei clienti, i finanzieri hanno scoperto che così non era.
Ricorrendo alla banca dati a propria disposizione, gli uomini delle fiamme gialle sono riusciti a risalire al professionista ed hanno iniziato a tenerlo sotto controllo. Con appostamenti, sopralluoghi e altri controlli, i militari hanno appurato che la segnalazione partita dal cliente aveva dei riscontri concreti. Su disposizione dell’autorità giudiziaria sono state effettuate delle perquisizioni dentro l’ufficio e sono stati ritrovati diversi timbri intestati al geometra.
Tra questi, uno riportava il numero di iscrizione al registro di categoria. Tra i documenti rilevati, maggiore attenzione è stata prestata verso quelli in cui emergevano pratiche edilizie in corso di esecuzione e pratiche concluse di recente per conto dei clienti. Le prove acquisite sono state dunque ritenute valide dalla procura per avanzare l’ipotesi di reato per falso ideologico.
Per il geometra adesso si prospetta una pena aspra. La sanzione prevista a carico di chi esercita abusivamente una professione senza abilitazione prevede infatti l’applicazione della misura restrittiva fino a tre anni di reclusione ed una multa fino a 50.000 euro.
L’operazione posta in essere dalle fiamme gialle ha avuto lo scopo di assicurare alla giustizia un falso professionista che, non solo evadeva le tasse ma svolgeva anche una concorrenza sleale nei confronti degli altri professionisti regolarmente abilitati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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