Palombelli rinnova "Forum". E arriva Bernardini de Pace

Il più celebre tribunale della tv è alla quarantesima edizione. Tra i casi preferiti, l'adulterio e le eredità

Palombelli rinnova "Forum". E arriva Bernardini de Pace
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È arrivato al traguardo della quarantesima edizione. E da undici anni è sotto la guida di Barbara Palombelli. Stiamo parlando, ovviamente, di Forum, il tribunale tv degli italiani che ogni giorno aiuta il pubblico ad affrontare situazioni personali e sociali capendo un po' di più come funziona la nostra giustizia. L'aula riapre stamattina (e sarà la puntata numero 9.909) alle 11 in diretta su Canale 5 e poi il solito sdoppiamento con lo Lo sportello di Forum su Rete4 alle 14.

Nella prima puntata si celebrerà il traguardo dei 40 anni con una clip che ripercorre la storia del programma. Un percorso che ha portato Forum a seguire e cambiare insieme al sistema legislativo del nostro Paese che a sua volta si è modificato alla luce di grandi mutamenti sociali, economici, religiosi e culturali.

Novità di questa stagione è l'ingresso tra i giudici di Annamaria Bernardini de Pace (foto). Avvocata ed esperta di diritto di famiglia, è nota per i suoi interventi diretti, appassionati, senza peli sulla lingua. Inoltre, per la prima volta, verranno affrontati casi in cui il convenuto nega l'addebito. Finora Forum ha trattato solo situazioni in cui il fatto contestato era certo, non contraddetto delle parti in causa, che si limitavano ad addurre giustificazioni e argomentazioni a proprio favore e contro l'altra parte. Per poter accertare il fatto, sarà presente la figura di un avvocato istruttore che avrà l'incarico di reperire elementi probatori aggiuntivi da fornire al giudice.

Comunque, dopo tante puntate, gli argomenti che più interessano al pubblico restano gli stessi. Lo conferma la stessa Palombelli: «Al primo posto? Adulterio. Al secondo? Eredità e matrimoni». La famiglia al centro di tutto. E i figli sempre più fragili. Come i casi di cronaca ci confermano.

«Il conflitto con la famiglia si acuisce in mancanza di alternative - analizza la Palombelli che oltre a essere madre, vive e lavora con tanti giovani -. La pandemia e le convivenze legate a nuovi modelli familiari mi sembra stiano esasperando i conflitti. Vivere davanti ai videogiochi non è come giocare in cortile o ai giardinetti con gli altri».

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