Parà invalido di guerra riceve solo 280 euro: giudice condanna l'Italia

Enrico Boccolon aveva 19 anni quando in Somalia è rimasto invalido di guerra al 45%. La Difesa ora dovrà corrispondergli la giusta indennità

Parà invalido di guerra riceve solo 280 euro: giudice condanna l'Italia

Era partito appena 19enne come volontario nella missione di pace che l'Italia stava gestendo in Somalia. Era il 1983, Enrico Boccolon si era arruolato nella Folgore. Era un "parà", e lo è ancora oggi che dopo tanti anni ha smesso di combattere con le armi per l'Italia e si è ritrovato a dover lottare nelle aule di un tribunale contro quello Stato che aveva deciso di servire.

Durante la missione in Somalia, infatti, Boccolon era stato ferito all'altezza dell'inguine da un proiettile accidentalmente esploso dal fucile di un commilitone. Come riporta veneziatoday, nel 2012 il tribunale gli aveva riconosciuto lo status di vittima del dovere con un'invalidità permanente del 45%.

Ma questo non è bastato allo Stato italiano e al ministero della Difesa per decidere di corrispondere al militare più di quei miseri 280 euro mesili che per anni sono stati il ringraziamento dell'Italia per servigi del parà.

Così Boccolon ha deciso di portare lo Stato in tribunale, ed ora è finalmente riuscito a farsi riconoscere dal giudice i 500 euro mesili che gli spettavano.

Una battaglia legale che non avrebbe dovuto nemmeno aver luogo. Ma in Italia rimanere invalidi per aver servito la Patria vale solo 280 euro.

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