Ius Scholae, Azione "sfida" FI: cittadini dopo 10 anni di scuola

Azione presenterà un emendamento al disegno di legge sulla Sicurezza per introdurre lo Ius Scholae nel nostro ordinamento

Ius Scholae, Azione "sfida" FI: cittadini dopo 10 anni di scuola
00:00 00:00

Lo Ius Scholae approda in Parlamento. Azione ha annunciato la presentazione di un emendamento al disegno di legge sulla sicurezza che all’articolo 9 già prevede una norma di modifica della legge 91/92 sulla cittadinanza.

La discussione inizierà il prossimo 10 settembre, alla riapertura dei lavori dell’Aula della Camera. L’emendamento in questione, spiegano i calendiani, sarà presentato il giorno così da avere “tempo e modo per raccogliere, a partire ovviamente da Forza Italia, suggerimenti di modifiche e integrazioni e per approfondirne tecnicamente la formulazione normativa”. La proposta di Azione, infatti, ricalca quella avanzata da Antonio Tajani di cui si è discusso in queste settimane di dare “il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri, che abbiano completato un percorso di studio di 10 anni nel territorio nazionale, fino all'assolvimento dell'obbligo scolastico". L’emendamento al comma 2 dell'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, inserisce due sottocommi con cui si stabilisce l’introduzione dello Ius Scholae. Nel 2-bis, infatti, si prevede che il minore straniero nato in Italia che ha concluso positivamente la scuola dell’obbligo ottenga anche la cittadinanza italiana. Cittadinanza che “si acquista - si legge nel testo - a seguito di una dichiarazione di volontà in tal senso espressa, entro il compimento della maggiore età dell'interessato, da un genitore legalmente residente in Italia o da un esercente la responsabilità genitoriale, all'ufficiale dello stato civile del comune di residenza, da annotare nel registro dello stato civile”. Ma non solo. Una volta divenuto maggiorenne, lo straniero ha tempo due anni per rinunciare alla cittadinanza italiana se è già in possesso di un’altra cittadinanza. Nel 2-ter, invece, si stabilisce che, qualora tale volontà non sia stata espressa, l’interessato acquisti “la cittadinanza se ne fa richiesta all'ufficiale dello stato civile entro due anni dal raggiungimento della maggiore età". Carlo Calenda, su X, ha invitato "tutte le forze politiche a considerarlo senza pregiudizi e pensando ai ragazzi che vogliono essere italiani e che studiano nelle nostre scuole". E ha concluso: "Basta rumore. Vediamo chi ci sta".

Intanto, Riccardo Magi, segretario di +Europa, intervistato da Affaritaliani.it, attacca Tajani per aver fatto marcia indietro sullo Ius Scholae e spiega di essere al lavoro per modificare la norma sulla cittadinanza sull’esempio della Germania.

“Purtroppo non possiamo arrivare allo Ius Soli temperato con il referendum ma possiamo abbassare gli anni di residenza in Italia da dieci a cinque per ottenere la cittadinanza, proprio come ha fatto la Germania”, spiega il segretario di +Europa che sul tema annuncia la presentazione di un referendum già ai primi di settembre insieme alle associazioni degli italiani senza cittadinanza e confida nel sostegno di tutti quei partiti favorevoli a riformare la legge sulla cittadinanza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica