"Non bevo e non fumo. Faccio politica. Questo è il mio motto”. Grazia Di Maggio, la più giovane parlamentare della maggioranza, è stata eletta deputata a soli 28 anni con Fratelli d’Italia.
Originaria della Basilicata, della provincia di Matera, a 18 anni si trasferisce a Milano per studiare all’Università Cattolica. Qui consegue una laurea triennale in Linguaggi dei Media e una laurea specialista in Politiche europee e relazioni internazionali. È proprio durante gli anni universitari che la Di Maggio, da semplice studentessa fuori sede, inizia a fare politica attiva. “Già in famiglia si discuteva molto di politica, ma, per me, tutto iniziò quando mi ritrovai così a firmare ad un gazebo di Fratelli d’Italia una petizione contro gli accampamenti abusivi dei rom in via Palmanova, a Milano, in zona Cimiano”, racconta a ilGiornale.it la giovane deputata che si descrive come “la 28enne più noiosa di Fratelli d’Italia perché non ho alcun tipo di hobby se non fare politica”. Diventata giornalista pubblicista, inizia ben presto a lavorare per il canale economico-finanziario Class Cnbc, ma poi la passione politica la porta al Pirellone, sede della Regione Lombardia, dove si occupava del gruppo di Fratelli d’Italia. Dopo il lockdown, arriva la vera prima vera occasione: le Comunali di Milano. “Inizialmente, volevo candidarmi al municipio, ma alla fine mi sono presentata proprio per il Comune, in una lista molto competitiva come quella di Fratelli d’Italia dove c’erano i big del partito e personalità come Vittorio Feltri”, dice la giovane parlamentare dai folti capelli biondi che, dietro gli occhi verdi, nasconde una grinta incredibile. “Non sono entrata in consiglio comunale per 13 voti. Sono la prima dei non eletti”, ricorda con una punta di amarezza la giovane meloniana, fortemente convinta che “tutto accade per una ragione”.
La ragione, evidentemente, era la candidatura alle Politiche in un collegio che comprende la provincia di Monza e Brianza. “Ero quarta in lista, ma era come se fossi seconda perché avevo davanti due persone candidate anche agli uninominali, ma non era scontato che il suo seggio scattasse. “ Abbiamo fatto una bellissima campagna elettorale e, adesso, sono felice di essere in commissione Cultura per la mia vicinanza ai giovani e agli universitari e Politiche Europee, data la mia formazione accademica”, spiega la Di Maggio che è relatrice della proposta di legge contro la pirateria nell’audiovisivo, passata alla Camera all’unanimità dopo solo cinque mesi di legislatura. Politicamente vicina anche all’Onlus Pro Vita e Famiglia, è anche una grande appassionata di calcio. “Sono interista dalla nascita.
L’inter è come la mamma, non si tradisce. Scrivilo così La Russa sarà contento”, dice mentre sorride allegramente lasciando intendere che, nonostante la giovane età, la deputata di Fratelli d’Italia si trovi molto a proprio agio tra i ‘Palazzi romani’.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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