Parma - "So già che da parte della signora Pellinghelli non ci sarà mai perdono, e la capisco perfettamente, ma ad ogni modo io mi sento di farlo: il minimo che posso fare è chiederle perdono per tutto il male che le abbiamo fatto e che io le ho fatto". Mario Alessi, 49 anni, condannato all’ergastolo per la morte del piccolo Tommaso Onofri - cinque anni fa - per la prima volta si concede dal carcere a un’intervista. Alla Gazzetta di Parma dice di essere innocente, di non aver ucciso lui il bambino: "Spero che la mia innocenza venga fuori quanto prima. Una cosa è certa: io non smetterò mai di lottare finché emergerà la verità.
Ma come potevo impedire che quel mostro di Salvatore Raimondi uccidesse il piccolo Tommaso, considerando che io mi trovavo a circa 200 metri di distanza (sul ciglio della strada per controllare che non arrivasse qualcuno, ndr) da dove ha commesso quello scempio? Solo dopo, quando scesi giù verso il letto del fiume, perché lo cercavo, vidi Raimondi che con la sua malvagità colpiva il bambino, ma ormai non potevo fare più nulla, perché era già troppo tardi: il bambino era morto". Sempre sulla Gazzetta di Parma la replica di Paola Pellinghelli, la madre di Tommy: "Non me la sento di perdonare e forse non lo farò mai. Spero solo che sconti la sua pena".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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