Parma - Tutto fermo alle 2:29 della scorsa notte. L'orologio del Duomo è inchiodato al momento in cui il fulmine si è scaricato sulla croce fra le mani dell'Angelo d'oro, provocando un principio d'incendio e squarciando la placida tranquillità del capoluogo emiliano. Durante un temporale infatti un fulmine ha colpito il campanile del Duomo di Parma, con un boato che si è avvertito
in buona parte della città.
Campanile salvo Sventato il pericolo di crollo ed
anche la chiusura al culto della Cattedrale di Parma. È emerso da una riunione svoltasi
in tarda mattinata in Comune, alla quale hanno partecipato il
sindaco Pietro Vignali, il vescovo Enrico Solmi e il
soprintendente ai beni artistici Luciano Serchia, oltre ai
tecnici della protezione civile e dei Vigili del Fuoco. "Sotto il profilo statico dovremo verificare la tenuta dei
tiranti lignei, con piastre in ferro, che ora tengono la
struttura nella sua forma conica - ha spiegato Serchia -
l’incendio ha intaccato queste strutture creando un problema di
continuità. Sarà importante ripristinarla proprio per evitare
qualunque problema di instabilità alla forma conica della
guglia".
Vescovo: "Nessun problema ai riti" Il vescovo ha precisato però che "non ci saranno
particolari problemi per le funzioni religiose in Duomo". La
porta di accesso alla Cattedrale, posta sul lato opposto della
facciata rispetto al campanile, sarà utilizzabile e questo
permetterà il normale afflusso dei fedeli. Le funzioni
religiose, già da questa domenica, saranno quindi regolari e
questo sarà anche un modo per ringraziare nuovamente quella
croce che l’Angelo D’oro aveva in mano e che ha raccolto il
fulmine preservandoci da pericoli maggiori. La croce ha fatto
anche questa volta il suo dovere".
I tecnici faranno una nuova verifica esterna della struttura
per iniziare le operazioni di messa in sicurezza della guglia
del campanile per poter riaprire la piazza alla circolazione.
Copia dell'originale Sono in corso accertamenti per valutare i danni e la
sicurezza della parte alta del campanile, composta dalla statua,
cara ai parmigiani, e dalla cuspide.
Il fulmine si è scaricato alle 2.29, bloccando su quell’orario l’orologio della cattedrale (come avvenne già a causa di
una scossa di terremoto nell’estate 1971). L "Angelo d’Or" che
si trova sul campanile è una copia collocata ai primi del ’900;
l’originale, del 1200, si trova al Museo diocesano. Il campanile
della cattedrale, in stile gotico, fu eretto tra il 1284 e il
1291 dopo la demolizione della precedente torre campanaria; l’attuale campanile misura poco meno di 65 metri.
Scoperta guglia del '200 Il fulmine e l’incendio potrebbero rivelarsi un contributo fondamentale per una importante scoperta artistica per la storia del Duomo stesso e, in particolare, per il ritorno al suo aspetto originale. Le fiamme che si sono propagate dopo che il fulmine ha colpito e distrutto la croce sostenuta sulla sommità del campanile dall’Angiol D’Oro ha infatti scoperchiato la guglia dal suo rivestimento in rame, applicato alla struttura nel XIX secolo, mostrando l’originaria e sino ad oggi sconosciuta copertura in cotto.
"L’evento della scorsa notte ha messo in evidenza un fenomeno che non era nelle attuali conoscenze, anche se ora ne cercheremo un riscontro storiografico - ha spiegato il soprintendente ai beni artistici Luciano Serchia - sotto la copertura in rame abbiamo infatti appurato la presenza di una copertura in mattoni, conformati a petali, che presenta della fasce bicrome colorate". L’intervento di restauro terrà conto quindi di questa importante scoperta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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