Il passato si sposa con un concept tecnologico

La Maison di Le Brassus per i suoi 150 anni omaggia il 5135, prestigioso calibro automatico di manifattura

Il passato si sposa con un concept tecnologico
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L'uscita di scena di un protagonista del recente passato è sempre un momento importante e delicato, perché significa che il tempo ha fatto il suo corso e l'evoluzione non può più attendere. Stiamo parlando del calibro automatico 5135, per l'ultima volta impiegato sul Royal Oak Calendario Perpetuo Scheletrato «150th Anniversary», in edizione limitata a 150 pezzi. Tale meccanismo ha alimentato i calendari perpetui, scheletrati e non (calibro 5134), da 41 mm, della Manifattura per quasi un decennio. La storia, comunque, affonda le radici molto più indietro negli anni, quando, nel 1978, Audemars Piguet presentò un movimento automatico con calendario perpetuo ultrapiatto, calibro 2120/2800 (spessore di 3,95 mm). Detto meccanismo esordì nella collezione Royal Oak nel 1984 (Ref. 5554) e due anni dopo venne introdotta una versione scheletrata (Ref. 25636). Sulla base di questa positiva esperienza, nel 2015, la Maison di Le Brassus ha lanciato il calibro 5134, adattando il dispositivo del calendario perpetuo a un diametro più ampio della cassa, ossia 41 mm, e mantenendo al tempo stesso un profilo piatto, con uno spessore di 4,5 mm. Questo calibro è stato inserito in un nuovo modello di Royal Oak, la Ref. 26574, riportando l'attenzione di mercato e appassionati su di una complicazione dalla popolarità in declino dai primi anni '90. Dopo un fortunata edizione in ceramica nera, nel 2017, due anni dopo la Casa di Le Brassus ha presentato il calibro 5135, ad alimentare il Royal Oak Calendario Perpetuo Scheletrato in ceramica nera (ref. 26585CE). Da allora, questo movimento ha equipaggiato numerosi esemplari, tra cui un modello in oro bianco 18 carati incastonato con 962 diamanti (ref. 26625BC), prima di esplorare nuove possibilità creative con il Frosted Gold (ref. 26585BC), l'anno scorso. Audemars Piguet ha atteso le celebrazioni dei 150 anni di attività per proporre un meccanismo automatico con calendario perpetuo nuovo di zecca, ossia il calibro 7138, nel quale tutte le correzioni avvengono attraverso la corona e non mediante pulsantini specifici per la singola funzione del calendario e, conseguentemente, ha ritenuto di dare il giusto tributo allo storico 5135. Per farlo ha scelto, evidentemente da 41 mm, un Royal Oak in titanio, con lunetta e cornice del fondello in Bulk Metallic Glass (BMG, adattato anche sulle due maglie centrali di raccordo nel bracciale), associato a vetro zaffiro antiriflesso, fronte e retro: materiale costituito da uno stato vetroso amorfo e resistente, basato, per Audemars Piguet, sul palladio (oltre il 50%), dunque molto brillante. Per far dialogare passato e presente, i codici del design del quadrante di questa limited edition si ispirano a uno storico orologio da tasca con calendario perpetuo scheletrato (ref. 25729) esposto nel Musée Atelier Audemars Piguet. Tutte le indicazioni, limitate alle singole scale (tra cui anche quelle delle settimane, sul rehaut), si presentano in un'intensa tonalità di blu, ripresa anche sulle lancette a bastone in oro bianco. Allo stesso modo, gli indici sono realizzati in una tonalità grigio-argenté e sono rotondi per riprendere quelli in diamanti taglio brillante dello storico segnatempo: il tutto rivestito con materiale luminescente.

Infine, breve accento sulle fasi lunari, metallizzate su vetro zaffiro e riferite alla vista da entrambi gli emisferi: nessuna regolazione sarà necessaria fino al 2100 per rimanere allineati con il calendario gregoriano.

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