Passera entra nel cda della Scala

Il nuovo Cda, eletto all’unanimità dall’assemblea dei soci resterà in carica fino al 2013. Confermato il sovrintendente Lissner. A Bruno Ermolli la vice presidenza.

Passera entra nel cda della Scala

Corrado Passera entra nel Consiglio di amministrazione del teatro la Scala di Milano. Il nuovo Cda, eletto all’unanimità dall’assemblea dei soci resterà in carica fino al 2013. Confermato il sovrintendente Lissner. A Bruno Ermolli la vice presidenza. Oltre a Corrado Passera, ad di intesa Sanpaolo l’assemblea dei soci ha eletto all’unanimità anche l’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni e Aldo Poli, candidato del nuovo socio Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Gli altri componenti erano già stati indicati dai soci fondatori con potere di nomina diretta: Fiorenzo Tagliabue (regione Lombardia), Guido Podestà (Provincia di Milano), Bruno Ermolli (Camera di Commercio di Milano), Francesco Micheli e Massimo Ponzellini (ministero dei Beni culturali). Presidente, da statuto, è il sindaco di Milano, Letizia Moratti.

"Entrano nel consiglio di amministrazione personalità forti in rappresentanza di istituzioni forti, rendendo questo Cda ancora più solido - ha commentato al termine della prima riunione il sovrintendente Stephane Lissner, confermando la sua disponibilità a rimanere al suo posto anche dopo la scadenza, fissata per legge al 2013. Come ha spiegato Letizia Moratti, infatti, si troveranno "le modalità tecniche perchè il sovrintendete possa avere un impegno anche successivo alla scadenza del Cda, alla quale per legge è legata la sua".

Bilancio in pareggio grazie ai soci Il bilancio 2009 del teatro alla Scala si chiuderà in pareggio, per il quinto anno consecutivo, grazie ai soci fondatori Eni, Fondazione Cariplo, Camera di Commercio e Comune di Milano che hanno deciso uno stanziamento straordinario di 800 mila euro ciascuno. Il dato è stato confermato in occasione della prima riunione del nuovo consiglo di amministrazione della Scala, nominato questa mattina dai soci. Il bilancio sarà ratificato da una nuova assemblea dei soci convocata per il prossimo 14 dicembre, una settimana dopo la «prima» di Sant’Ambrogio, la Carmen di Bizet diretta da Daniel Barenboim.

Il sovrintendente Stephane Lissner, che ha confermato la sua disponibilità a rimanere anche oltre la scadenza del 2013 per garantire continuità alla gestione del teatro milanese in vista dell’Expo 2015, ha ribadito al termine del Cda la diversità della Scala rispetto alle altre fondazioni liriche con le quali condivide la normativa e i contributi del Fus: "Il 56% degli introiti derivano dalla biglietteria, abbonamenti e dalle sovvenzioni private, a fronte di un costo per il personale che nelle altre fondazioni è fra il 70% e l’80% e qui non supera il 56%. Abbiamo una media di 280 alzate di sipario per ogni stagione, e un’intensa attività di tournee internazionali: ci auguriamo un riconoscimento non perchè siamo più bravi ma perchè siamo una realtà diversa dalle altre del panorama italiano".

"Teatro nazionale? Milano merita attenzione" Usa prudenza il sindaco di Letizia Moratti parlando della possibilità, ventilata da tempo e ribadita dal sovrintendente Stephane Lissner pochi giorni fa, che la Scala sia nominata Teatro nazionale. Sottolinea, però, che il teatro "merita un attenzione particolare".

La decisione, ha spiegato alla fine del cda del Piermarini, "spetta al governo". "A Parigi la Scala ha avuto un successo strepitoso. C’erano tantissimi ministri - ha osservato -. La Scala merita. Non voglio fare graduatorie, ma merita un’attenzione particolare".

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