Pastore ucciso per non aver pagato la tosatura delle sue pecore

Un uomo di 70 anni è stato massacrato a bastonate da un romeno per un debito

Ucciso a bastonate per poche decine di euro. Un pastore di settanta anni è stato massacrato l'altra motte a bastonate all'interno di un fondo agricolo in via Appia Nuova, in zona Quarto Miglio. Il corpo di Sabatino D'Onofrio è stato trovato con le mani legate vicino a una roulotte, all'altezza del deposito giudiziario Pizzuti.
Ad accorgersi del cadavere sono stati alcuni passanti, che si trovavano casualmente in zona e che hanno dato l'allarme. Quando i carabinieri di via In Selci sono giunti sul posto, si sono immediatamente resi conto di trovarsi di fronte a un omicidio. L'uomo, infatti, presentava ferite su tutto il corpo. L'autopsia verrà effettuata nelle prossime ore, ma è evidente che il poveretto è stato ucciso a bastonate. Inoltre l'assassino, un romeno, prima di uccidere il pastore gli ha legato le mani davanti al corpo con un pezzo di stoffa. Le ricerche sono partite proprio dalla roulotte, dove l'anziano viveva da solo. Poco dopo i carabinieri sono riusciti ad individuare l'assassino.
La Procura di Roma nel pomeriggio ha disposto il fermo di un uomo, di nazionalità romena. Il pm Francesco Minisci, d'intesa con il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, nelle prossime ore chiederà al gip la convalida del provvedimento per omicidio.
Secondo i carabinieri il romeno fermato avrebbe ucciso il pastore perché non gli era stato pagato il servizio di tosatura di alcune pecore.

Alla base del delitto, dunque, ci sarebbe una questione di soldi: l'indagato voleva dare una lezione al pastore. Ma forse le sue intenzioni sono andate oltre. In giornata è statò disposto il sequestro della roulotte dove abitava la vittima e la baracca in cui alloggiava il fermato.

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