Pattinaggio velocità, derby finale Milano-Torino. E slitta a fine anno il restyling dell'ex Palasharp

Oggi si decide la sede di gara. La Fiera con 15-20 milioni di lavori costa meno

Pattinaggio velocità, derby finale Milano-Torino. E slitta a fine anno il restyling dell'ex Palasharp

Derby finale tra Milano e Torino sulle gare di pattinaggio di velocità. Dopo il passo indietro di Baselga di Pinè, oggi la Cabina di regia sulle Olimpiadi invernali 2026 che si riunirà a Palazzo Chigi dovrebbe decidere la nuova sede di gara. Milano si è candidata con un padiglione della Fiera di Rho che potrebbe essere riadattato per contenere l'anello ghiacciato da 400 metri, tribune smontabili e servizi vari. I costi sarebbero nettamente inferiori agli 85 milioni che aveva messo in preventivo Baselga. Il progetto di Fiera si aggirerebbe intorno ai 15-20 milioni, e da Milano alla vigilia c'era una buona sensazione visto il costo sarebbe anche inferiore all'altra città in gioco, Torino.

Sotto esame il tecnicismo per trasferire dalla società Simico che si occupa delle infrastrutture olimpiche a Fiera i fondi necessari alle opere. Il capoluogo sembrerebbe in pole, e sia il sindaco Beppe Sala che il governatore Attilio Fontana hanno fatto un forte pressing affinchè le gare, se possibile, rimangano in via prioritaria nei territori che hanno scommesso e rischiato dall'inizio sui Giochi 2026, quindi Lombardia e Veneto, ma ieri le dichiarazioni del ministro alle infrastrutture Matteo Salvini che oggi alle 15.30 dirigerà i lavori della Cabina hanno riaperto il duello. «Vediamo se riusciamo a inserire anche un pezzetto di Piemonte» ha risposto a proposito del dossier per riattivare l'Oval delle Olimpiadi 2006 presentato da Torino. «Il Piemonte ha voluto restare fuori per colpa di qualche genio del no - ha aggiunto Salvini, ricordando il voto contrario del Consiglio comunale di Torino ai tempi della sindaca M5S Chiara Appenino - così rischia di restare fuori da un'Olimpiade che porterà l'Italia agli occhi di tutto il mondo, garantendo un indotto di almeno 5 miliardi».

Il sindaco di Torino Alberto Cirio e il governatore del Piemonte Stefano Lo Russo prendono come «un'ottima notizia la disponibilità del governo, confermata da Salvini, a considerare l'opzione di Torino come una delle sedi olimpiche». Oggi parteciperanno alla riunione i governatori Zaia e Fontana, i ministri Santanchè, Giorgetti, Locatelli, il presidente del Coni Giovanni Malagò, l'ad della Fondazione 2026 Andrea Varnier, collegato da Milano il sindaco Sala.

E slittano a fine anno i lavori di restyling del Palasharp, che ospiterà le gare di hockey su ghiaccio femminile. L'avvio era previsto in primavera ma Comune e TicketOne-Mca Events che si è aggiudicato lo spazio come palazzetto per concerti ed eventi dopo i Giochi stanno ancora lavorando sul progetto definitivo. Il Cio nei mesi scorsi ha imposto paletti, servono due piste di ghiaccio, una per le gare e una per gli allenamenti, e tre sale hospitality non previste nel progetto iniziale, la capienza verrebbe ridotta da 8mila a 5mila posti.

Il gestore dovrebbe aumentare gli spalti dopo il 2026 ma si sta cercando la via per evitare doppi lavori ed extracosti. Il 24 marzo infine sono attesi a Milano i tecnici del Cio per un confronto sullo stato dell'arte con Fondazione Milano-Cortina.

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