Garlasco - Sono stati sentiti come testimoni per oltre quattro ore i genitori di Chiara. Giuseppe e Rita sono rimasti in caserma a Vigevano, dove sono stati sottoposti al tampone per il Dna, per chiarire le relazioni della figlia e cercare di fare luce sulle ultime ore della vita della ragazza, morta mentre loro erano con il figlio minore in vacanza in Trentino.
L'esame del Dna In tarda mattinata i genitori di Chiara sono stati convocati in caserma per procedere al rilevamento del Dna, indispensabile per individuare per "esclusione" l'assassino. E anche la famiglia Cappa si è messa a disposizione delle indagini presentandosi dai carabinieri e chiedendo di sottoporsi all'esame del Dna per poter aiutare nelle indagini. Un gesto spontaneo che segue una mattinata di interrogatori a Stefania Cappa, una delle gemelle cugine e amiche di Chiara, interpellata in quanto "persona informata dei fatti".
Presto un nuovo indagato Un'indiscrezione riapre uno spiraglio di luce nella risoluzione del giallo di Garlasco. Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di Alberto Stasi per l'omicidio di Chiara Poggi, sembra che a breve verrà notificato ad un'altra persona un avviso di garanzia. Insomma il quadro si allarga. Probabilmente per questo motivo il pm Rosa Muscio e i carabinieri che indagano sull'omicidio di Chiara si sono trovati questa mattina a Vigevano, per una riunione. Intanto le indagini proseguono e nelle prossime ore saranno ascoltati altri testimoni, in attesa dei risultati degli accertamenti operati dai Ris.
Ascoltata ancora la cugina I carabinieri di Vigevano stanno ascoltando nuovamente in caserma Stefania Cappa, la cugina 23enne di Chiara. Stefania, accompagnata dal padre, è entrata in caserma intorno alle 12,30. Prima avevano varcato la stessa soglia i genitori di Chiara e il fratello 19enne della vittima. Al momento Stefania, già ascoltata più volte nei giorni scorsi, si trova in caserma come persona informata dei fatti.
Il giallo continua L’avviso di garanzia consegnato al fidanzato della vittima, Alberto Stasi, la perquisizione nella villa dove abita con la sua famiglia, e il sequestro di numeroso materiale (tre auto, due biciclette, una pinza da camino, una roncola, due computer e altri oggetti) sono infatti "un atto dovuto", indispensabile per consentire accertamenti "per comparazione".
Continuano infatti le verifiche sulle posizioni e le dichiarazioni di altre persone che Chiara frequentava. Nelle ultime ore è stata rintracciata e sentita un'amica di Stefania Cappa, una delle due gemelle cugine della vittima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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