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Il Pdl affonda a Santa Margherita e Portofino

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Per soli 18 voti è il dottor Roberto De Marchi il nuovo sindaco di Santa Margherita Ligure, ad un'incollatura da Claudio Marsano, il primo cittadino sfiduciato che contava di riprendersi lo scranno. Giocata sul filo e al cardiopalma, la partita sdogana il pensiero nuovo di una città che si smarca dai partiti e premia battaglie e progetti. Sette in corsa, ma De Marchi con «Gente per Santa» (civica e trasversale) spunta il 28.53 per cento con 1907 preferenze, seguito a ruota da Claudio Marsano, «Lista Marsano» sostenuta dal PD, con 28.25 per cento e 1888 voti; poi Gianni Costa, il candidato PdL-Lega Nord che ne incassa 1556 (22.9%); Angelo Bottino, «Bottino sindaco», 1020 (15); Elisabetta Barella, PRC, 167 (2.5); Giuseppe Turcasso, «Orizzonti», 94 (1.4) e Andrea Carannante, PCDL, 52 (0.8). Bagno di folla e spumante ad annaffiare la piazza del Municipio; De Marchi esulta tra gli applausi: «Che fosse una a bella sfida era chiaro, ma non credevo finisse così - commenta il neo sindaco - È un risultato straordinario soprattutto per Gente per Santa, un movimento nato spontaneamente dalla città. Abbiamo corso da soli, senza il sostegno di alcuna compagine politica». Ad annunciare in anticipo la vittoria di De Marchi è stato Costa: «Ho stravinto a Corte, ma non ho tenuto su San Siro e gli Ulivi. Forse il mio errore è stato l'avere accettato lo scorso mandato di affiancare Marsano. Mi sono snaturato e gli elettori mi hanno penalizzato. Ma non ho rancori di sorta verso il mio partito». Ecco Marsano. Ricorsi? «De Marchi è una persona intelligente ed io cercherò di collaborare in maniera propositiva. Quanto al ricorso, valuteremo». Cinque anni fa, Marsano staccava De Marchi con mille voti; oggi altra musica per una lista che da tre anni a questa parte combatte lunghe battaglie d'opposizione su acqua, tunnel e ambiente. E la gente ha risposto: «Ero vice sindaco con Raffaele Bottino nella redazione del piano regolatore che salvò Santa dalla speculazione edilizia. - ricorda De Marchi - Il territorio è il nostro patrimonio più grande, anche in prospettiva turistica».
Piccolo colpo di scena nel Comune di Portofino, dove Giorgio D’Alia ha battuto per 4 voti Roberto D’Alessandro. La sfida tra i due sembrava persa in partenza per D’Alia, 33 anni, che pur sorretto da una agguerrita lista civica, aveva di fronte un «grande vecchio» della politica portofinese oltre che ex manager di successo.

Il settantenne D’Alessandro, socialista, già presidente del Porto di Genova ed ex sindaco del borgo all’epoca di Craxi, sembrava in grado di tornare sulla poltrona occupata a lungo negli anni ’80. Invece D’Alia ha ottenuto 191 voti contro i 187 del rivale e da ieri è il più giovane sindaco del borgo turistico ligure.

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