Pedofilia Pupazzi e figurine in cambio di favori

Nella sua casa la Polizia ha trovato un centinaio di pupazzi, ogni genere di giocattoli, figurine e ricariche telefoniche. Tutto il materiale necessario per attirare nella sua subdola rete un bambino di 13 anni.
Ma alla fine in trappola è caduto lui, B.S.M., operaio italiano di 51 anni che la Squadra mobile di Genova, dopo mesi di indagini, pedinamenti e intercettazioni ambientali, ha colto in fragranza di reato mentre stava per violentare la sua giovane vittima. Le manette sono scattate anche per un altro individuo, B.G., quarantaduenne responsabile dei reati di violenza sessuale, induzione alla prostituzione e stalking nei confronti di un ragazzino di 14 anni, legato da un rapporto di conoscenza con la prima vittima degli abusi sessuali.
Due storie orribili che si trascinavano da molti mesi ma che sono venute alla luce solo ieri quando la Squadra mobile ha arrestato anche il secondo pedofilo. In questo caso si tratta del primo episodio registrato in Italia di stalking nei confronti di un minore, il cui autore viene scoperto e finisce in carcere per questo delitto. Lo stalking è l'insieme delle molestie e delle minacce attuate da una persona per ottenere rapporti sessuali da un'altra.

In base a quanto appurato dagli organi inquirenti i due adulti - uno incensurato, l'altro con dei precedenti per reati contro il patrimonio - non si conoscevano, a differenza delle loro vittime che frequentavano lo stesso quartiere nel centro città. L'operazione della Polizia si è sviluppata in due momenti diversi: il 22 marzo scorso c'è stato l'arresto (...)

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