Periferie protagoniste del FuoriSalone

Al Corvetto, Barona e Stadera le performance per ripensare i luoghi pubblici

Periferie protagoniste del FuoriSalone
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Le problematiche periferie milanesi diventano protagoniste del glitterato Fuori Salone, mentre Alcova che l'anno scorso ha esordito a 15 km da Milano con le due location di Varedo quest'anno raddoppia con 4 sedi strordinarie e sconosciute ai più sempre nella cittadina briantea. Il Fuori Salone spinto dalla forza centifruga si sposta dal centrale quartier generale di zona Tortona, nucleo originario della manifestazione, per osare sfidando le periferie messe ferro e fuoco dalla rivolte del caso Ramy o semplicemente dimenticate perchè appartentemente tranquille, come lo Stadera, per andare fino in Brianza alla scoperta di capolavori dell'architettura in rovina.

Dal 3 al 13 aprile il festival Performing Architecture di Base fa da antipasto: per ognuno di questi quartieri prevista un'installazione temporanea, concepita da un architetto e un performer in collaborazione con un'organizzazione radicata nella zona. Se in Tortona Matilde Cassani presenta «Another Week», un'installazione che fa da contraltare alla frenesia delle week milanesi, attivata dalla performer Martina Rota, in Barona Studiolatte e Babau portano «Vandali», installazione sonora che riflette sul tema del vandalismo urbano. Sempre di evasione dalla frenesia parla il progetto «Fuga dalla città?» al Corvetto, dove il collettivo Sbagliato e la performer e dj Caterina Gobbi hanno realizzato una serie di dispositivi sonori e spaziali che riproducono un rifugio naturale. Performing architecture è un laboratorio di sperimentazione in cui architettura, performance e partecipazione si incontrano per ripensare il ruolo degli spazi urbani. Sempre orientata alla sperimentazione è We Will Design, la grande piattaforma pensata da Base per i nuovi talenti del disegno industriale che analizza il tema della costruzione di alleanze e parentele esplorando nuovi modi di coesistere e collaborare.

Dopo il successo delle 90mila presenze del 2024, Alcova rilancia quest'anno con 4 location a Varedo: Villa Bagatti Valsecchi, Serre Pasino, una delle più grandi coltivazioni di orchidee bianche d'Europa, l'ex Fabbrica Snia, fabbrica razionalista abbandonata da oltre 20 anni, esempio di architettura industriale e Villa Borsani, prototipo di architettura modernista. Un progetto di riappropriazione degli spazi storici, che vengono riattivati e valorizzati durante gli eventi di design.

Dal 7 al 13 aprile 2025 torna dunque il Fuorisalone con un fitto calendario di eventi, mostre e installazioni diffuse. «Mondi Connessi» è il tema di questa edizione interpretato da tre immagini potenti generate con l'AI con l'obiettivo di promuovere una cultura del progetto attenta allo sviluppo delle nuove tecnologie e all'ibridazione di competenze e saperi.

Così nei Magazzini raccordati di via Sammartini, dietro la Stazione Centrale Dropcity si allarga con due nuovi spazi espositivi dedicati progetti di ricerca: Prison Times, su un'area di oltre 1.500 metri quadri svela un'indagine sul tempo e lo spazio nei centri di detenzione, mentre Bruther.fbx raccoglie il lavoro di Bruther, studio parigino di architettura e sperimentazione.

Immancabile l'allestimeto di Interni alla Statale con «Cre Action» che affronta il tema della creatività e dell'azione che essa produce nell'ambito del mondo del progetto. Focus sulla definizione dei nuovi spazi del nostro quotidiano, architettura e paesaggio, affiancati dall'arte come messaggio di riflessione del presente per agire su un futuro migliore. Dopo un'edizione da record con oltre 100mila visitatori, espositori da tutto il mondo e centinaia di eventi, la Tortona Design Week torna con una riflessione sulla forza delle connessioni nel design contemporaneo. Superdesign Show al Superstudio Più festeggia i suoi 25 anni con un concept coraggioso. «Happiness - Direction, Challenge, vision» inno alla bellezza, alla gioia, alla condivisione e al miglioramento.

Nel dedalo delle tortuose 5vie tra corso Magenta,Sant'Ambrogio e le Colonne di San Lorenzo si invita a un viaggio poetico con «Armonie Invisibili», dove design e arte svelano le trame nascoste della realtà. Installazioni immersive trasformano il bello in un'esperienza vibrante.

Porta Venezia Design District presenta «No Boundaries Design», il design senza barriere che punta sull'inclusività e sull'accettazione di tutte le forme di design per ridefinire la narrazione rompendo gli schemi.

In Brera protagonista è l'installazione della visionaria Michela Picchi a Palazzo Moscova 18: I visitatori potranno immergersi in un'atmosfera inclusiva e coinvolgente che riflette pienamente la visione positiva e creativa di glo., invitando alla partecipazione.

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