Milano - Da questa mattina sono in corso una ventina di perquisizioni da parte della guardia di finanza di Milano all'ospedale San Raffaele e in sedi di società collegate o con cui la struttura creata da don Verzè ha avuto rapporti di lavoro.
L’attività delle fiamme gialle rientra nell’inchiesta della procura di Milano che ha portato al fermo, da convalidare in arresto, del faccendiere Piero Daccò, intermediario in rapporti d’affari e di consulenze con il San Raffaele.
Oltre a Daccò i magistrati di Milano hanno iscritto nel registro degli indagati per concorso in bancarotta don Verzè, che si aggiunge al nome dell’ex direttore finanziario Mario Valsecchi, a cui veniva contestato anche il reato di false fatturazioni.
Gli indagati sono in tutto cinque, oltre a quelli già citati, ci sono anche i costruttori Pierino e Giovanni Luca Giammarchi (padre e figlio), titolari di società che hanno fatto lavori per decine di milioni di euro per conto del San Raffaele.
I magistrati ipotizzano che loro, come forse altri, abbiano fatto parte di un sistema che permetteva al San Raffaele di creare fondi neri. I lavori venivano sovrafatturati e pagati di più del dovuto così gli imprenditori retrocedevano una parte dei guadagni al san raffaele che creava così fondi neri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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