Amadeus getta la spugna: "Non so se è il caso di continuare"

Il presentatore fa i conti con i bassi ascolti di “Chissà chi è” e dice al pubblico che si studiano soluzioni

Amadeus getta la spugna: "Non so se è il caso di continuare"
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È ora di cambiare strategia. Orario. O addirittura chiudere baracca e burattini. Non è facile - professionalmente e umanamente - per Amadeus affrontare il fallimento del suo primo show sul Nove. Il programma principale per cui ha accettato di andarsene della Rai, “Chissà chi è” (che è la fotocopia dei “Soliti Ignoti”) non sta andando proprio bene: gli ascolti sono bassi, anche per un canale come il Nove. Ma sopratutto non accennano a risalire. E, così, è lo stesso presentatore che si arrende e, più o meno, dichiara pubblicamente di gettare la spugna. Ancor prima di Natale, che sarebbe la fatidica data in cui si decide se un nuovo show merita di continuare o meno. "Mi aspettavo che sarebbe stato complicato - ha detto con onestà e schiettezza il presentatore a Linus nel programma “Deejay Chiama Italia” su Radio Deejay - Quando sei in un canale come questo, quindi più piccolo, di nicchia, per quanto ambizioso, è ovvio che lo devi tenere in conto e devi capire se è il caso di continuare a quell’ora, perché poi bisogna essere pragmatici, non è che ti devi intestardire”. Il futuro della trasmissione è incerto: "La statistica - aggiunge - ti dà dei segnali per capire che strada intraprendere e quindi vediamo". I dati sono chiari e neppure il tentativo di suddividere in due parti il programma è servito. Nella puntata di lunedì ha raggiunto 372.000 spettatori (solo 1,8 per cento di share), nella prima parte e 528.000 spettatori (2,5 per cento) nella seconda. Da qui la battuta a Nicola Savino, impegnato nello stesso orario su Tv8: "Io e Nicola insieme non riusciamo ad arrivare al 5. Se ci calano 100.000 spettatori è un dramma”. In effetti i due vanno in onda nella fascia dell’access prime time, cioè alle 20,30-21,30 nell’orario più difficile con competitor enormi come “Affari tuoi” di Raiuno e “Striscia la notizia” di Canale 5. Non per nulla i vertici di Warner Bros.Discovery avevano ingaggiato lui, uno dei volti più popolari degli ultimi anni, per rivitalizzare quella fascia e tutto il prime time. Peccato, però, che - nel caso dei format come sono i quiz - conta la loro potenza intrinseca e non chi li guida. Ne è dimostrazione il successo di Crozza e Fazio sullo stesso canale: in questi casi conta il protagonista e, nel caso di “Che tempo che fa”, anche l’impostazione ideologica: Fazio si è portato via dalla Rai tutto il suo pubblico. Ma torniamo ad Amadeus: si vedrà se “Chissà chi è” verrà chiuso o spostato in un’altra fascia oraria, magari nel preserale. Ora, però, il conduttore deve affrontare un’altra sfida importante, il remake de “La Corrida”, la storica trasmissione di Corrado, che poi sarebbe l’originale di tutti i vari “Italia’s Got talent” e “Tu si que vales”. Il giorno scelto per il debutto è mercoledì 6 novembre: con questo show Amadeus si gioca il tutto per tutto, dovrà dimostrare di non aver fatto una scelta sbagliata a lasciare la Rai dove gli avevano fatto i ponti d’oro per trattenerlo: stesso contratto e stessi soldi offerti da Discovery.

Però lì, in Rai, mancava l’affetto: “Alla mia età il rapporto umano viene di pari passo con tutto il resto”, aveva detto nella conferenza stampa di presentazione della nuova stagione al Nove. Speriamo che i dirigenti di Warner Bros restino affettuosi.

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