Anna Kalinskaya, la finale di Sinner e i "ben informati" dei problemi degli altri

Inevitabile che le questioni private del campione Jannik finissero al centro dell'attenzione. Ma dovremmo ricordarci le sue parole: "Non siamo macchine, abbiamo i nostri problemi"

 Anna Kalinskaya, la finale di Sinner e i "ben informati" dei problemi degli altri
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Mentre intorno Jannik Sinner il delirio era globale, c’era una sola persona che era indaffarata a fare altro. “Hello”, scrive la ragazza in bikini sui social, e sarebbe in fondo una della tante altre influencer se non fosse che la suddetta si chiama Anna Kalinskaya. Lei, quella del bacetto imbarazzato di New York quando Jannik festeggiava gli Us Open con il suo team.

Si può insomma parlare di gossip dopo una settimana così? In fondo sarebbero questioni loro anche se, come dice la stampa russa, Anna non lo segue più sui social e invece di essere nella nebbia di Torino si gode la fine della stagione in una spiaggia di Miami. Per i “ben informati” è già crisi: ma chi sono i bene informati? E soprattutto: perché lo sono?

Come al solito facciamo a non farci i fatti degli altri e figuriamoci poi se si tratta dell’uomo del momento, che finisce subito sul qualche sito, ben informato anche quello. Ci scusiamo con i lettori se non abbiamo notizie di prima mano su come va la vicenda tra i due, ma in fondo, a meno che non vogliamo seguire Sinner anche in camera da letto, poco ci importa.

Certo, il faccino triste che qua e là stonava sulla marcia trionfale di questa settimana forse a qualcosa era dovuto, e magari non per una pomata. Però, come ha detto Jannik, “la gente si dimentica che noi non siamo macchine e che abbiamo i nostri problemi”. Magari i suoi sono a Miami, ma se cominciassimo a pensare ai nostri?

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