"Abusato da un prete." Armie Hammer contro le accuse di cannibalismo

Dopo lo scandalo che lo ha travolto, Armie Hammer ha ora trovato l'occasione di dire la sua sulle accuse di violenza e cannibalismo, portando a galla un terribile episodio della sua infanzia

"Abusato da un prete." Armie Hammer contro le accuse di cannibalismo

Armie Hammer, star e protagonista del film Chiamami col tuo nome, è stato al centro di un vero e proprio scandalo quando alcune donne lo hanno accusato di violenza e di atteggiamenti "fetish", che includevano accuse di cannibalismo. Tutto è iniziato quando un account Instagram ha cominciato a condividere screenshot di alcuni messaggi mandati proprio da Hammer, che parlava di alcune fantasie sessuali che includevano lo stupro, la mutilazione e, appunto, il cannibalismo. "Se volessi tagliare uno dei tuoi alluci e tenerlo nella mia tasca?" si legge nei messaggi, così come:"Sono un cannibale al 100%. Voglio mangiarti". Con una serie di post, l'anonima Effie che si nascondeva dietro la denuncia affermava di essere stata con Armie Hammer per quattro anni e di essere stata una delle tante donne con cui l'attore avrebbe tradito sua moglie.

Le voci e la risposta di Hammer

Dopo la diffusione di queste notizie, Armie Hammer ha visto la sua carriera andare in pezzi, a una velocità incredibile, mentre si moltiplicavano le voci di svariate donne che denunciavano violenze e manipolazioni varie. Paige Lorenze, una influencer di Instagram, ha accusato l'attore di aver usato un coltello per incidere la lettera vicino alla sua vagina senza aspettare il suo consenso; Courtney Vucekovich, invece, lo ha accusato di averla manipolata e perseguitata, finché la ragazza non si sarebbe vista costretta ad accettare le proposte di Armie Hammer, che la facevano comunque sentire a disagio.

Ora, a distanza di due anni dallo scoppio del "caso Hammer", l'attore di Assassinio sul Nilo ha potuto raccontare la sua versione dei fatti in un'intervista comparsa su Air Mail, il sito del giornalista Graydon Carter. Durante il lungo editoriale in cui si ripercorrono le tappe delle accuse contro Hammer, l'attore ha avuto modo di parlare anche della sua passione per la pratica sessuale del bondage, ricollegandola a un evento tragico della sua infanzia, di cui non aveva mai parlato pubblicamente prima.

L'attore vittima di abuso

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Armie Hammer, all'età di tredici anni sarebbe stato abusato sessualmente da un prete della Chiesa che la sua famiglia era solita frequentare. L'abuso è durato per quasi un anno e ha lasciato tracce nella mente di Hammer, che ha commentato: "Ha introdotto la sessualità nella mia vita in un modo che era completamente fuori dal mio controllo. Ero impotente in quella situazione. Non avevo nessun potere. A quel punto le mie fantasie sono andate nella direzione per cui volevo avere sempre il controllo della situazione, sessualmente."

Durante il periodo delle molestie, il giovanissimo Armie Hammer avrebbe detto ai genitori che il pastore lo faceva sentire a disagio, senza tuttavia entrare mai nei dettagli. I suoi genitori, però, non hanno prestato molta attenzione alle parole del figlio e, anzi, lo hanno rimproverato. "È un uomo di Dio," avrebbero commentato gli adulti, davanti alla confessione del ragazzino. "Come osi dire una cosa del genere? Vuole darti attenzione e questo è molto gentile da parte sua."

Una consapevolezza - quella del legame tra le sue pratiche sessuali e l'abuso subito da bambino - che è venuta a galla solo dopo lo scandalo, quando Armie Hammer si è sottoposto a una terapia, in cui l'uomo ha compreso quanto fosse importante per lui avere il controllo in ogni rapporto sessuale. Nonostante questo, però, l'interprete ha sempre sottolineato che questa sua ricerca della dominazione non si è mai espressa in nessuna forma di violenza sessuale contro le donne e ha insistito nel dire che non ha mai fatto sesso con una donna contro il suo volere. Anzi, ha continuato a dire che il punto era darsi piacere a vicenda e che nella sua mente non è mai passata neanche l'idea di poter violentare una donna.

Il tentato suicidio

Mentre si sta ancora indagando sulle molteplici accuse, Armie Hammer è stato al centro di un documentario di Discovery+ in cui è stata raccontata la débacle dell'attore, prima divo in ascesa a Hollywood e poi licenziato da Un matrimonio esplosivo, il film con Jennifer Lopez. Ed è proprio nel documentario che Armie Hammer ha raccontato di come l'umiliazione pubblica lo avrebbe spinto a tentare il suicidio.

"Entrai in acqua," dichiarò, "e continuai a nuotare finché potei, sperando di annegare o di essere colpito da una barca. Ma poi pensai ai miei figli a riva e sapevo di non potergli fare questo."

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