"L'autogol del Pupone". Così Dagospia definisce l'esito, sebbene provvisorio, della prima sentenza nel caso di divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Il giudice della I sezione del tribunale civile di Roma, Simona Rossi, ha stabilito che, almeno fino alla fine del procedimento giudiziario, l'ex calciatore della Roma dovrà versare un assegno mensile di 12.500 euro per il mantenimento dei tre figli e sostenere il 75% delle loro spese scolastiche. Una beffa secondo il sito di Roberto D'Agostino, visti gli accordi rifiutati fuori dall'aula dal Pupone negli scorsi mesi: "L'accordo Bernardini - Simeone era economicamente più vantaggioso per il portafogli dell'ex capitano giallorosso". Dietro al "no" ci sarebbe la mano di Noemi Bocchi e ora Francesco dovrà persino pagare gli arretrati.
Assegno retroattivo
Secondo la sentenza provvisoria, la villa dell'Eur rimane a Ilary Blasi e lì vivrà con i figli Cristian, Chanel e Isabel, dei quali ha ottenuto la custodia (ma l'affidamento è congiunto). I figli rimangono con la conduttrice ma, mentre i primi due potranno scegliere liberamente quando incontrare il padre, la piccola Isabel potrà vederlo secondo il calendario stabilito dal tribunale. Per il loro sostentamento, il Pupone dovrà versare all'ex moglie un assegno mensile di 12.500 euro al mese ma la cifra, almeno del primo bonifico, sarà decisamente più alta, visto che il giudice Rossi ha disposto "che i versamenti dovranno iniziare non da oggi ma da febbraio scorso, dal giorno che lui lasciò la villa coniugale all'Eur", riferisce Dagospia. Quasi 40mila euro che l'ex capitano giallorosso dovrà girare alla Blasi nel giro di pochi giorni, come disposto dal tribunale.
L'autogol di Totti
Il vero autogol è rappresentato dall'esito della sentenza provvisoria emessa dal giudice, che di fatto penalizza Totti. Il sito di Roberto D'Agostino svela che la proposta di accordo consensuale avanzata dall'allora avvocato di Totti - Bernardini De Pace - avrebbe fatto risparmiare al romano qualche migliaio di euro. La matrimonialista ci aveva visto lungo, ma Totti rifiutò: "Come raccontano le amiche di Noemi, l'accordo Bernardini-Simeone era economicamente più vantaggioso per il portafogli dell’ex capitano giallorosso. Ma l'accanita Noemi lo bocciò perché lo riteneva troppo esoso (insisteva per 6 mila euro: 2 mila a figlio). A quel punto, dall'alto del suo magistero di scafata matrimonialista, la Bernardini girò i tacchi".
Secondo quanto riportato dal sito, l'accordo che la Bernardini De Pace propose a Totti prevedeva: un assegno mensile di 12mila euro (500 euro in meno di quanto dovrà pagare Totti nei prossimi mesi) e il 70% delle spese straordinarie dei figli (contro il 75% disposto dal giudice). Insomma, oltre al danno anche la beffa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.