“La bellezza è il burqa dell’Occidente”. L'affondo di Colombari contro il cinema

Martina Colombari, ex Miss Italia, accusa registi e produttori di penalizzarla sul lavoro a causa della sua presenza estetica

“La bellezza è il burqa dell’Occidente”. L'affondo di Colombari contro il cinema
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Martina Colombari fa parte di quella generazione di showgirl che hanno conquistato la popolarità partendo dal concorso di Miss Italia. Oggi, la moglie del calciatore Billy Costacurta è una donna realizzata, che ha saputo affrancarsi dagli stereotipi legati a quell'esperienza, nonostante non sia stato sempre così facile, come lei stessa ha spiegato in un'intervista rilasciata al Messaggero.

"Spesso neanche mi facevano parlare. Ricordo cene durante le quali neanche mi coinvolgevano nelle chiacchierate, come se non vivessi in questo Paese, non leggessi i quotidiani, non fossi stata a scuola... Per certa gente ero solo una bella statuina da ammirare", ha spiegato Colombari, che ora è impegnata a teatro con Fiori d'acciaio, insieme a Tosca D'Aquino. Un'esperienza, quella teatrale, che inizialmente forse è stato solo un ripiego per lei ma che oggi diventa una scelta lavorativa primaria : "Lì conta quello che fai, solo quello. Se sbagli, si vede. Se funzioni, anche. È come una diretta in tv. In teatro ho fatto le esperienze più soddisfacenti di trent'anni di carriera". Ed è proprio lavorando in teatro che ha acquisito la consapevolezza delle sue piene possibilità. Su Instagram Colombari ha scritto: "La bellezza è il burqa dell'Occidente".

Una riflessione che nasce dall'esperienza maturata da Colombari con numerosi registi in carriera, che le hanno fatto pesare l'apparenza estetica. "Un regista, poco tempo fa, mi ha detto che non potevo essere credibile per interpretare una donna cieca: troppo bella. E un produttore, dopo un po': 'Nessuno ti crede se interpreti una moglie tradita dal marito per una più brutta di lei'", spiega l'attrice, che da questa esperienza ha iniziato a vedere la propria bellezza come un ostacolo nella carriera. Per questa ragione, dalle colonne del Corriere della sera, lancia quasi un appello a registi e produttori: "Io chiedo solo una cosa: imbruttitemi. In teatro con Fiori d'acciaio, che riprenderò a gennaio, ero una donna un po' gobba, che camminava male, aveva occhiali spessi e vestiva malissimo... Ero un'altra. Perché al cinema o in tv non posso fare altrettanto?".

Negli ultimi tempi, Colombari è stata al centro della notizia non solo per le sue esperienze lavorative ma soprattutto per le bravate di suo figlio Achille Costacurta, con il quale l'attrice ha iniziato un percorso da uno psicoterapeuta: "A volte lavora solo con lui, a volte solo con noi genitori, a volte con tutti e tre". Il ragazzo è figlio unico, Colombari spiega che "altri non ne sono venuti" e con il marito si sono sempre concentrati sulla sua crescita.

Col il calciatore, l'ex miss Italia a breve festeggerà 20 anni di matrimonio, un traguardo importante soprattutto nel mondo dello spettacolo. "Se dovessimo tirarci i coltelli, o non provassimo più niente, sarebbe diverso. Ma adesso non saprei stare senza di lui. È una brutta frase, ma è vera", ha spiegato Colombari.

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