"Aspetto che mi dicano che è finita". Il dramma di Carolyn Smith e la confessione in tv

La coreografa è stata ospite di Silvia Toffanin e ha raccontato dell'ultimo difficile anno vissuto a causa della malattia

"Aspetto che mi dicano che è finita". Il dramma di Carolyn Smith e la confessione in tv
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Da dieci anni Carolyn Smith combatte contro un tumore che lei definisce l'intruso. Nonostante la battaglia e la chemioterapia la coreografa inglese non è riuscita a liberarsi della malattia, ma lei continua a prendersi cura di sé stessa con un unico obiettivo: "Aspetto sempre che mi dicano: 'E' finita'". Lo ha confessato durante l'intervista rilasciata a Verissimo.

L'anno più difficile

Nello studio di Silvia Toffanin il giudice di Ballando con le stelle ha parlato dell'ultimo difficile anno, il più impegnativo dal punto di vista psicologico dall'inizio della sua battaglia contro il tumore al seno, diagnosticatole nel 2015. "A un certo momento mi sono sentita persa. Ho avuto dei momenti bui che non sono abituata ad avere. Ho cercato di aiutarmi il più possibile e oggi sono arrivata a una conclusione. Mi sono resa conto di aver soffocato ciò che stavo provando ma ne sono uscita da sola", ha rivelato Carolyn Smith, proseguendo: "Il 2024 è stato l'anno più difficile. Sono andata avanti fino ad adesso e poi ho capito che dovevo cambiare qualcosa. Sono scivolata dentro un buco ma sono brava ad arrampicarmi e ne sono uscita. Sto cercando di andare avanti".

Il linfonodo e la nuova cura

A farla crollare è stata la scoperta di un nuovo linfonodo e la reazione avversa a una nuova cura intrapresa nei mesi scorsi: "A novembre hanno anticipato i controlli perché c'era qualcosa che non tornava. Hanno trovato un linfonodo al polmone ma non è niente di grave, devo solo stare attenta a non prendere la polmonite perché sono soggetta alla malattia cronica. Ma non è preoccupante". Nello studio di Verissimo Carolyn Smith ha poi parlato della nuova cura, che non ha avuto gli effetti desiderati: "Ogni tre settimane devo sottopormi alla chemioterapia perché ci sono delle cellule che non si sa dove siano. Però ho deciso di non fare una nuova cura perché dopo i primi giorni iniziavo a stare male e non riuscivo a fare nulla e per me non fare nulla è la cosa peggiore che mi possa succedere. Allora abbiamo controllato meglio le analisi del sangue e stiamo tentando di tenere sotto controllo alcuni valori".

La morte di Scotty

A rendere tutto più difficile è stata la morte dell'adorato cane Scotty, un esemplare di Yorkshire terrier che le era accanto da tredici anni, morto lo scorso novembre a causa di un tumore al fegato.

"La morte del mio cane è stata devastante. È stato lui principalmente che ha scoperto il mio tumore ed è morto proprio per un tumore dopo un arresto cardiaco", ha confessato la coreografa, rivolgendo un pensiero al suo amato cagnolino.

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