Scrittore, sceneggiatore, autore e regista: Federico Moccia, colui che è riuscito a far sognare milioni di adolescenti, compie 60 anni. Classe ’63 e figlio d’arte, Federico è figlio di Giuseppe, meglio conosciuto come Pipolo, lo sceneggiatore che insieme a Franco Castellano ha scritto molte tra le più celebri commedie all’italiana, come Totòtruffa '62 con il mitico Totò. È dal padre, quindi, che eredita la passione e l’amore per il cinema. Intraprende, così, la sua carriera prima come assistente alla regia e poi come regista con il film Palla al centro, tuttavia, senza ottenere il riscontro desiderato. È a questo punto che Federico Moccia si avvicina al mondo della televisione, diventando autore di molti programmi di punta, tra cui Ciao Darwin, Scommettiamo che...?, Chi ha incastrato Peter Pan?, Domenica In e I ragazzi della 3°C. Nel 1992, essendo da sempre appassionato di scrittura, prova a pubblicare il suo primo libro, Tre Metri Sopra Il Cielo che non riesce ad ottenere il successo sperato sino al 2004 - come vedremo – quando diventa per una strano caso uno dei libri più diffusi nei licei romani, oltre che un film di straordinaria notorietà. Da quel momento una carriera in ascesa con tantissimi successi: Ho voglia di te, Scusa ma ti chiamo amore, Scusa ma ti voglio sposare e Amore 14, con la trasposizione cinematografica di tutti e quattro i libri. Successivamente, è arrivata anche la pubblicazione di altri romanzi tra cui Cercasi Niki disperatamente, Tre volte te e L’uomo che non voleva amare. Insomma, potremmo definire Federico Moccia un’artista poliedrico ed è per questo che, in occasione del suo 60esimo compleanno, abbiamo deciso di scovare nel suo vissuto per conoscere alcune curiosità di una vita all’insegna del successo.
Il successo di Tre Metri Sopra Il Cielo
Chi non ha mai sognato di vivere una storia d’amore come quella tra Step e Babi? Era il 1992 quando Federico Moccia si dedica alla scrittura di Tre Metri Sopra Il Cielo. In un primo momento lo scrittore ha avuto difficoltà nel trovare una casa editrice che fosse disposta a pubblicare il suo libro e così, fu costretto a pubblicare il suo romanzo d’esordio a proprie spese, il 16 novembre del 1992, in una tiratura limitata, con la piccola casa editrice Il Ventaglio.
Una partenza in sordina per quelle poche copie del libro che cominciarono a circolare tra i giovani lettori che iniziarono a fotocopiarlo e diffonderlo. Nel 1998 la ristampa da parte della Capasso Editrice sino al 2004, quando la storia tra Babi e Step divenne un vero e proprio successo tra i liceali di Roma arrivando all’omonimo film che porta la firma del regista Luca Lucini. Nonostante alcune piccole modifiche rispetto al romanzo - come la Camel e i Ballorama dell’incipit dell’edizione del 1992 diventate una Malboro e dei RayBan in quella del 2004 o le sembianze di Babi, bionda e con gli occhi verdi nel libro, mora e con gli occhi scuri nel film – Tre Metri Sopra Il Cielo in versione cinematografica raggiunse una notorietà straordinaria. Naturalmente, sarebbe inutile sottolineare quanto a dare il plus al film fu anche la scelta degli attori protagonisti, Riccardo Scamarcio ed una giovanissima Katy Saunders.
Il riserbo di Federico Moccia
Se da una parte Federico ama dare forma alle vite dei personaggi dei suoi romanzi, svelandone ogni segreto, dall’altra è sempre molto riservato sulla sua vita privata, di cui si sa davvero poco. L’unica cosa certa è che Moccia, oltre ad essere un autore, è anche un marito e un padre. Da oltre trent’anni, infatti, ha al suo fianco l’autrice televisiva Giulia La Penna, definita da Federico la sua “musa ispiratrice”. I due si sono conosciuti a Roma nel 1994, quando lui era uno scrittore alle prime armi e lei una studentessa 22enne, e si sono sposati nel 2001. Dal loro amore sono nati due figli, Alessandro nel 2009 e, successivamente, una bambina di cui ancora – a dimostrazione della volontà di non fare sapere troppo del proprio privato - non si conosce il nome.
Federico Moccia, sindaco di Rosello
“La verità: se sono diventato sindaco lo devo ad una storia d’amore. Quella tra Federico Moccia, cioè il sottoscritto e mia moglie Giulia La Penna. Ci siamo innamorati proprio qui […]”, aveva rivelato nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale DiPiù. Infatti per Federico il passaggio “dall’amore” dei suoi romanzi alla politica è stato breve. Nel 2012, è stato eletto sindaco del comune di Rosello, la piccola cittadina abruzzese in provincia di Chieti che ha dato i natali alla moglie Giulia e che conta non più di 300 abitanti. Candidatosi con la lista civica “Autonomia e libertà”, ha ottenuto l'89,47% delle preferenze con 142 voti. Ha ricoperto la carica a sindaco sino al 2017 e, naturalmente, con l’annuncio dell’incarico ottenuto non sono mancati i commenti ironici del web che impazzavano su Twitter come: "Moccia sindaco di Rosello. Nominati gli assessori: Step, Babi, Pollo, Madda, Pepito e Pallina", oppure "Moccia sindaco. Assessore alle attività teatrali Riccardo Scamarcio - Assessore allo sport Raul Bova - vice sindaco Fabio Volo”.
La laurea
Un uomo dalle mille sorprese e sfaccettature e così, alla “tenera” età di 59 anni, Federico Moccia si è laureato in lettere con una tesi su se stesso, o meglio, su un paragone tra la sua visione dell’amore e quella dello scrittore Jack London: “Due visioni comparate dell’amore: Jack London e Federico Moccia, differenze e affinità di stile, visione e ispirazione attraverso il tempo”, presentata all’Università degli Studi Guglielmo Marconi, con relatore il professore Arnaldo Colasanti. "È una cosa che ho deciso durante il Covid, iscrivendomi all'università telematica Guglielmo Marconi. Volevo coronare il sogno di mia madre di vedermi laureato. Da ragazzo, dopo la maturità classica, avevo lasciato Legge a pochi esami dalla fine", aveva spiegato a la Repubblica.
Ho voglia di te e i lucchetti su ponte Milvio
È grazie ad Ho voglia di te, il sequel di Tre Metri Sopra Il Cielo – che ha visto il cambio della protagonista femminile da Babi a Gin, quest’ultima interpretata da Laura Chiatti – che ha dato il via alla tradizione dei lucchetti, simbolo dell’amore eterno, su ponte Milvio.
Il ponte, uno dei più antichi e storicamente importanti di Roma, anello di congiunzione tra le Vie Cassia, Flaminia, Clodia e Veientana, è diventato il punto di riferimento di molte coppie di giovani innamorati che, “imitando” i protagonisti del film Ho voglia di te, hanno voluto sigillare il loro amore appendendo il lucchetto con i propri nomi ai lampioni per poi gettare la chiave nel fiume Tevere, segno di un amore eterno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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