Kate Middleton non ha il cancro. Kate Middleton ha avuto il cancro. E non è la stessa cosa. È lei stessa a rivelarlo, spiegando che "i test effettuati dopo l'operazione hanno rilevato che era presente un cancro". Lo dice chiaramente, "era presente", passato. Con l'operazione, il tumore è stato eliminato dal corpo della principessa del Galles e parlarne al presente, come se quella massa fosse ancora lì, è assimilabile a una forma di violenza. Un'altra, per lei.
Certo, non è facile da capire quale sia la differenza per chi sta "dall'altra parte". È una sfumatura sottile da cogliere, perché si toccano corde molto profonde della sensibilità umana e, sorpresa delle sorprese, la stessa Kate, prima di essere un'esponente di prima linea della famiglia reale britannica, è un essere umano. E foss'anche solo per questo, che non è un dettaglio, che avrebbe meritato, e sicuramente merita da qui in avanti, rispetto. È stata costretta a parlare pubblicamente della sua condizione clinica per fermare la cinica e impietosa ondata di elucubrazioni complottiste. E non c'è niente di più privato da esporre. È pacifico che la famiglia reale avrebbe potuto gestire in maniera migliore la comunicazione, proprio a tutela della principessa, che è stata poi costretta a esporsi in prima persona. Ma, ormai, è andata così e non si torna indietro.
La dignità con la quale la principessa del Galles è andata in video e, guardando dritta in camera, ha detto di aver avuto un cancro, è una lezione per tutti. E non è mai stata più regale di così, Catherine, nonostante gli abiti "civili" e l'assenza di qual si voglia fregio di dinastia. I "mesi incredibilmente difficili" di cui parla nel video che ha fatto il giro del mondo sono quelli di una donna che prima di tutto ha dovuto fare i conti con se stessa per accettare una diagnosi che, quando arriva, chiunque tu sia ti piega le ginocchia. La malattia è forse la forma più brutalmente democratica di livellamento sociale ed è inevitabile chiedersi "perché proprio a me?". Ma, d'altra parte, "perché non a me?".
E soffermandosi ad ascoltare le parole usate dalla principessa nel suo discorso, scritto di proprio pugno, ci si rende conto che non usa mai la parola "combattere", purtroppo spesso associata a chi sta affrontando una diagnosi oncologica. Ma chi ci passa attraverso sa benissimo che non è così. Non si sono battaglie da combattere, c'è una malattia da affrontare. Non si vince e non si perde, chi la supera non è un eroe e chi non la supera non è un perdente. Si è solo più o meno fortunati. E chi, oggi, parla di Kate Middleton come di una eroina che combatte la battaglia più difficile non le rende un buon servizio, anche se in buona fede.
E non importa che tu sia una principessa della famiglia reale, una cameriera o una studentessa. E non importa nemmeno quanti anni tu abbia, perché attorno a te ci sarà comunque qualcuno al quale, in qualche modo, riverserai il tuo dolore. La principessa del Galles ha dovuto trovare le parole giuste per dirlo ai suoi tre figli, dei quali il più grande ha appena 10 anni e il piccolo non ne ha compiuti nemmeno 6. E forse nessuno, in queste settimane, ha pensato a loro tre, che per quanto possano vivere in una bolla ovattata, quotidianamente hanno contatti con il mondo reale in cui sono state fatte le più assurde ipotesi in merito all'assenza della loro madre. Che loro vedono non stare bene.
È facile immaginare quali siano state le parole di Kate Middleton quando ha dovuto dire ai suoi bambini la verità. Per certo, non ha detto loro "ho un cancro" ma "ho avuto", rassicurandoli che ora è tutto passato, che quel brutto corpo estraneo non è più nel suo corpo e che ha iniziato una cura per impedire che torni. E lo ha fatto sicuramente fatto con il sorriso più confortante che in quel momento è riuscita a trovare. E non è nemmeno difficile immaginare che possa essersi abbandonata alla disperazione quando lo ha rivelato a suo marito, che per lei ha abbandonato tutto, è corso via da un impegno ufficiale rompendo qualunque protocollo reale.
Ma in quel momento, se fosse servito a qualcosa, l'erede al trono inglese avrebbe probabilmente abbandonato anche la Corona. Ma solo lei, e chi come lei è passato o sta passando dentro questo tunnel, può capire la rabbia che ti esplode dentro, mista alla paura che non ti lascia più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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